GRETA ERCOLANO
Cronaca

Allarme rosso melanoma, a Livorno incidenza spaventosa. “Subito azioni nelle scuole per prevenire il rischio”

La relazione del primario di Dermatologia Bagnoni in commissione consiliare. “Numeri che avrebbero senso in una città con oltre un milione di abitanti”

Allarme rosso melanoma, a Livorno incidenza spaventosa. “Subito azioni nelle scuole per prevenire il rischio”

Livorno, 25 giugno 2025 – Il sole bacia i belli, oppure, io non mi brucio ma mi abbronzo, sono solo alcune delle celebri frasi che a partire da aprile fino a settembre si sentono attraversando il lungo mare livornese e le sue numerose cale. Non si pensa mai che possa toccare a noi, specie quando si è giovani e pronti ad affrontare il mondo, tuttavia i numeri legati all’incidenza del melanoma in città fanno capire come invece potrebbe toccare a chiunque. Proprio di questo si è discusso lunedì scorso durante la seduta della V commissione consiliare a cui, ha preso parte anche il primario di dermatologia dell’Ospedale di Livorno Giovanni Bagnoni.

“Livorno registra un’incidenza enorme – ha esordito Bagnoni nel suo intervento – Numeri di questo tipo avrebbero senso se rapportati ad una città con oltre un milione di abitanti, non certo a una che non raggiunge nemmeno i 200.000 cittadini. Ogni anno – ha proseguito il primario – il reparto di dermatologia scopre 400 melanomi, si tratta del dato più grande registrato in Italia se relazionato al numero degli abitanti".

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Numeri spaventosi, che sottolineano una vera e propria emergenza melanomi in città, le cui cause sono tristemente note.

“Le cause le conosciamo – ha infatti spiegato Bagnoni –un’esposizione prolungata e senza protezione al sole può risultare fatale, anche se recenti studi riportano come anche l’esposizione agli idrocarburi potrebbe aumentare l’incidenza”. Cosa fare quindi per arginare il problema? E’ questa infatti la domanda alla quale si è cercato di rispondere all’interno della seduta “Il nostro obiettivo – ha spiegato Bagnoni – è quello di migliorare la prevenzione primaria e secondaria, per questo credo che sia fondamentale portare nelle scuole progetti educativi relativi all’argomento. Oppure - ha proseguito il primario - trovare qualcuno fra i pazienti più giovani disposto a raccontare la propria esperienza nelle scuole”.

Presente anche l’assessore Raspanti il quale ha sottolineato quanto “Oggi stiamo pagando il conto del passato, solo i posteri potranno giudicare il nostro operato. Il problema è grande, ma soprattutto per quanto riguarda i più piccoli oggi c’è molta più attenzione sia da parte dei genitori che dei pediatri. In consiglio comunale stiamo lavorando ad un atto d’indirizzo in cui potrebbero essere coinvolte anche le farmacie comunali a cui affidare del materiale informativo da divulgare”.