Bufera, il conto è pesante: danni da decine di milioni. Giani: "Draghi ci aiuti"

Chiesta la proclamazione dello stato d’emergenza nazionale. La gara di solidarietà. Crollati 8 alberi (uno secolare) al Giardino di Boboli

Firenze, 20 agosto 2022 - In Toscana e Liguria procede a fatica la conta dei danni mentre si piangono i due morti di Carrara e Lucca. E aumenta il cimitero di alberi abbattuti giovedì dalla violenta tempesta di vento. Otto sono crollati a Firenze nel giardino monumentale di Boboli, tra questi un cedro del Libano dell’Ottocento. Colpiti gli alberi monumentali di Villa Mimbelli a Livorno. Impressionanti le immagini della devastazione alla Fiera di Carrara, con un padiglione che ha perso quasi del tutto la copertura: stima dei danni 6 milioni. Oltre mille famiglie con i rubinetti asciutti a Massa. Venti gli sfollati a Carrara, centinaia di famiglie a Massa senza corrente elettrica da oltre un giorno. All’istituto alberghiero Minuti di Marina di Massa scoperchiata una parte di tetto, la Provincia interverrà d’urgenza per evitare che l’anno scolastico slitti. Centinaia di piante crollate in parchi e pinete. A Forte dei Marmi danneggiato il Twiga, ma quello dei vip è soltanto uno delle centinaia di stabilimenti balneari colpiti da Torre del Lago a Livorno e Pisa e sulla costa apuana. Un centinaio gli interventi del Consorzio di Bonifica Toscana Nord per rimuovere dai canali gli alberi crollati. La bufera ha divelto piante alte anche 40 metri.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha firmato lo stato di emergenza regionale e ieri ha chiesto lo stato di emergenza nazionale inviando una lettera al direttore della Protezione civile nazionale Fabrizio Curcio. In provincia di Prato gravi problemi in alcune frazioni della Valbisenzio, con un black out lungo una giornata e telefoni muti. Danneggiato un ripetitore Tim, molti residenti con i cellulari ko. L’Enel ha fatto arrivare tre generatori dal Veneto. Nel Pistoiese mancanza di corrente elettrica tra Agliana e Quarrata: attivati piccoli generatori. A Quarrata tre famiglie costrette a lasciare la propria casa scoperchiata, una ventina gli sfollati a Sarzana. Ieri ad Arezzo un temporale ha provocato allagamenti, distacco di tegole e sradicamento di piante. In Valtiberina distrutti campi di tabacco e frutteti in Valdichiana. A Capannori grandinata con pezzi di ghiaccio fino a 4 centimetri di diametro, nella provincia di Lucca 35 piante d’alto fusto cadute nei canali.

Gira a pieno regime il motore della solidarietà. Banca Monte dei Paschi di Siena ha stanziato 200 milioni a supporto di famiglie e imprese di Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Veneto. Aiuti agli ambulanti da Confcommercio Toscana, dalla Federazione italiana venditori su aree pubbliche e dalla Fondazione Orlando. Aldo Cursano, presidente Confcommercio Toscana, annuncia interventi per balneari e campeggiatori vittime del terribile ‘downburst’ (forti raffiche di vento discensionali con moto orizzontale). 

Si discute intanto sull’efficacia delle previsioni meteo. La Protezione civile aveva diramato l’allerta gialla, che secondo alcuni doveva essere alzata ad arancione. Polemica sterile, il pensiero di Valentina Grasso, ricercatrice specializzata in comunicazione scientifica del Lamma, consorzio per la meteorologia Regione Toscana-Cnra. «Dibattere sui colori a posteriori è inutile – precisa – . Il temporale è comunque un evento di forte intensità, la differenza la fanno se è localizzato e se è di breve durata o meno. Per l’alluvione di Livorno nel 2017 avvenne l’opposto di giovedì, piovve per ore su un’area estesa». 

Il lavoro dei previsori si basa sul principio di precauzione, per aiutare le autorità a gestire la situazione. «Con la consapevolezza però – insiste la ricercatrice – che ogni evento meteo è diverso dall’altro, e che la previsione esatta non esiste: rimane una porzione di incertezza impossibile da eliminare. E comunque, se fosse stata diramata l’allerta arancione, gli alberi non sarebbero crollati?». Ma come migliorare la comunicazione tra chi fa le previsioni e i cittadini? «La tecnologia non è infallibile, non fidiamoci ciecamente delle app che ci dicono che tempo farà ora dopo ora nelle singole località. Meglio consultare le mappe meteo di aree più estese. E con il tempo variabile, decidere le proprie attività all’aperto con estrema cautela».