Maltempo in Versilia, bagni devastati dal vento. Il dramma del "Milano" raso al suolo

Lo stabilimento di Fiumetto è l’emblema dei chilometri di spiaggia messe in ginocchio dal fortunale

Marina di Pietrasanta (Lucca), 19 agosto 2022 - Stavolta il soffio di Eolo è stato più micidiale del solito e non ha risparmiato un solo centimetro quadrato del litorale che va da Forte dei Marmi a Viareggio. Chilometri di spiaggia spazzati via da una furia che dalle nostre parti mancava, con questa consistenza, dall’uragano del 5 marzo 2015, quando anche allora le raffiche sfiorarono i 140 chilometri all’ora. Uno scenario, quello di ieri mattina, impressionante: tende, sdraio, sedie, lettini e ombrelloni sollevati come fuscelli, sgranocchiati come crackers, spezzati come grissini. Impossibile, al momento, fare un calcolo dei danni in termini economici, mentre non ci sono dubbi sul fatto che il tratto di spiaggia più danneggiato sia quello di Fiumetto. L’emblema di questa lingua di terra messa in ginocchio è il bagno Milano“, di fatto cancellato e raso al suolo. "E’ stata un’apocalisse: le nostre 70 tende – racconta, disperato, Fabrizio Andreozzi – sono state tutte distrutte. Non se n’è salvata nemmeno una. Stessa sorte è capitata a sdraio, sedie e lettini: in ogni tenda ci sono sette postazioni, i conti fateli voi perché non sappiamo più cosa pensare. Metteremo qualche ombrellone vicino alla battigia per accogliere qualche cliente, ma per noi la stagione è praticamente finita qui".

Non solo il “Milano“: a Fiumetto anche i bagni “La Salute“, “Roma“ e “Imperiale“, uno attaccato all’altro, hanno visto la propria fisionomia stravolta tra tende strappate e attrezzature volate ovunque. Procedendo verso sud, il fortunale ha picchiato a macchia di leopardo. A leccarsi le ferite sono soprattutto il “Biancamano“ a Tonfano fino a “Le Gazzelle“ (qui ci ha rimesso anche un vetro intorno alla piscina), “Aeolus“ e “Pescatore“ verso Motrone e Focette. "E’ stata una scossa violenta – dice il presidente dei balneari Francesco Verona – che si è sprigionata in un attimo. Mezz’ora prima avevo ricevuto la telefonata dalla Protezione civile comunale, che mi ha avvertito sui venti forti in arrivo. Ho subito allertato i concessionari, ma le precauzioni non sono servite. Chi pagherà? Ci sono le assicurazioni anche per gli eventi eccezionali che colpiscono le attrezzature all’aperto, per il resto valuteremo. E’ sempre così: dopo tanto tempo in cui fa caldo e non piove si scontrano i fronti di aria fredda e aria calda e succede un macello".