
L'orchestra del Maggio Musicale fiorentino (Foto Ansa)
Firenze, 25 luglio 2023 - E’ salvo il Maggio Musicale. Questo grazie ad un accordo del valore di circa 7,6 milioni di euro sottoscritto per salvare la Fondazione, sprofondata in una crisi di liquidità che rischiava di paralizzarne l’attività.
Il piano di rilancio è stato messo a punto oggi durante l’incontro che si è svolto a Roma. Ricordiamo che la Fondazione lirico fiorentina è stata commissariata a marzo scorso. In occasione dell'approvazione del bilancio, a inizio mese, il commissario Ninni Cutaia evidenziò la necessità di trovare entro luglio 8 milioni di euro per evitare il default.
Piano di rilancio
“Le parti hanno condiviso l'idea di un piano di rilancio delle attività da sottoporre alla Corte dei conti e all'Avvocatura dello Stato con l'obiettivo di salvaguardare i livelli occupazionali e aprire il Maggio Fiorentino a nuove progettualità che valorizzino il teatro e ne aumentino l'offerta culturale”. È quanto si legge in una nota diffusa dal Mic dopo l'incontro oggi nella capitale per “la situazione dei 300 lavoratori a rischio cassa integrazione e la questione dell'appianamento dei debiti” della Fondazione Maggio Musicale.
All’incontro hanno partecipato il ministro Gennaro Sangiuliano, il sottosegretario Gianmarco Mazzi, il direttore generale Spettacolo Antonio Parente, il capo gabinetto del Mic Francesco Gilioli, il commissario straordinario del Maggio Fiorentino Onofrio Cutaia, il presidente della Toscana Eugenio Giani e il sindaco di Firenze Dario Nardella.
Giani e Nardella: “Finalmente voltiamo pagina”
L'incontro nella capitale “ha avuto un esito positivo che permetterà al teatro di costruire una nuova fase salvaguardando i posti di lavoro”. Così in una dichiarazione congiunta il governatore toscano Eugenio Giani e il sindaco Dario Nardella. “Diamo atto al ministro Sangiuliano - affermano sindaco e presidente della Toscana - di avere svolto con alto senso di responsabilità istituzionale un ruolo decisivo per arrivare ad un'intesa positiva di tutti i soci nel segno della leale cooperazione. Si è condivisa infatti la necessità di pensare ad una nuova governance per il futuro e di rilanciare un modello produttivo e artistico capace di conquistare un pubblico nuovo e più ampio usando al massimo le potenzialità offerte dalla nuova struttura, anche nell'interesse dell'area metropolitana e della Toscana”. “Non si tratta del solito intervento di salvataggio - sottolineano - perché tutti abbiamo condiviso un cambio strutturale della vita artistica ed economica dell'ente. Ora finalmente voltiamo pagina in questo lungo e difficile percorso che darà una prospettiva di lungo periodo a questa istituzione di livello internazionale”.
Il commissario straordinario del Maggio: “Incontro molto propositivo”
“È stato un incontro molto propositivo al quale tutti i soci hanno collaborato per il bene del Maggio e dei suoi lavoratori. Sono state poste le premesse affinché possa essere varato un accordo, c'è tutta la volontà e ogni socio farà la propria parte, sia le istituzioni che gli enti privati”.
I sindacati
Plaudono i sindacati Slc Cgil e Fistel Cisl: “Soluzione ragionevole. Ora serve un nuovo inizio: occorre ripartire con progetti seri e chiari, coniugando qualità artistica e sostenibilità. Vietato sbagliare ancora. Siamo soddisfatti: avevamo per primi denunciato la mala-gestione e ci siamo mobilitati per tutelare il lavoro: è positivo che il teatro non interrompa l’attività e che i dipendenti siano remunerati”.