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Liguria zona arancione 2 settimane: chi chiude. Scuole superiori, slitta il rientro

Restrizioni fino al 31 gennaio. Toti: "Ma l'inversione del trend è già significativa"

La Guardia di Finanza e un controllo alla Spezia (Foto Frascatore)

Genova, 16 gennaio 2021 - Liguria zona arancione fino al 31 gennaio. Il nuovo dpcm ha assegnato alla Liguria il grado intermedio di gravità di contagio da coronavirus. Per due settimane dunque ci sarà da tenere duro: molte sono le attività che in zona arancione devono rimanere chiuse. Mentre gli spostamenti sono fortemente limitati. L'Rt d'altronde era oltre l'1, e questo ha portato automaticamente alla zona arancione (in cui si entra con Rt sopra 1).

Dipendenti comunali positivi

Indice di contagio Rt a 1.15

"Il nostro Rt è pari a 1,15 quindi, in base alle regole del nuovo Dpcm, la nostra regione come molte altre in Italia, si colloca in questa fascia. È bene sottolineare però che i dati si riferiscono a due settimane fa e quelli attuali sono già in miglioramento. Abbiamo deciso, consultandoci con la nostra task force sanitaria, di andare avanti con la didattica a distanza per le scuole superiori ancora per una settimana, proprio per mantenere questi parametri in calo". Lo scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti sulla sua pagina facebook.

Vietati spostamenti fuori comune

In zona arancione sono vietati gli spostamenti fuori dal proprio comune. Gli spostamenti in altri comuni sono possibili soltanto con l'autocertificazione e per motivi di lavoro o per necessità inderogabili. 

Negozi aperti

I negozi rimangono aperti in zona arancione, compresi i parrucchieri e gli estetisti.

Bar e ristoranti: solo asporto

Non è possibile consumare cibo in bar e ristoranti: nei locali in zona arancione si possono solo acquistare alimenti con l'asporto e consumarli altrove. Il tutto fino alle 18: dopo le 18 sono possibili solo le consegne a domicilio. 

Chiuse palestre, cinema, teatri

Palestre, cinema e teatri rimangono chiusi in zona arancione. 

Le scuole superiori rinviano il rientro

La Regione Liguria ha posticipato di un'altra settimana il ritorno in classe degli studenti delle scuole secondarie superiori: il governatore, Giovanni Toti, ha firmato nelle scorse ore l'ordinanza che proroga la Dad per ulteriori 7 giorni, "tenuto conto della situazione epidemiologia". Nella settimana che si sta per concludere, la Liguria aveva "prudenzialmente" rimandato l'ingresso in aula dei ragazzi, nonostante la regione fosse in fascia gialla. Poi il passaggio in arancione, quindi con un coefficiente di rischio contagio maggiore: al momento dell'analisi dei dati, riferiti a due settimane fa, l'Rt ligure e' risultato pari a 1,15, cosa che ha portato la regione in arancione. Per questo la decisione di tenere gli studenti delle secondarie superiori a casa e' stata confermata.

"Sbagliato che l'Italia sia tutta rossa o arancione"

"Per arginare il virus dobbiamo ragionare su un sistema di geolocalizzazione perché quello che può andare bene per Milano, può non essere valido a Roma e viceversa. Dobbiamo continuare a lavorare con un sistema scientifico che è quello di guardare al territorio, all'indice Rt, al riempimento degli ospedali, dei pronto soccorso e delle terapie intensive. Fare l'Italia tutta rossa o tutta arancione senza alcuna differenza è sbagliato: lo abbiamo fatto a Natale e mi pare non abbia portato i frutti sperati. I lockdown servono, ma devono essere mirati e circoscritti nel tempo". Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova e componente dell'Unità di crisi Covid-19 della Liguria.