
lignano
Arezzo, 4 settembre 2025 – Voglio mandare una petizione all'indirizzo del Comune di Arezzo e realizzare un incontro pubblico per chiedere il ripristino dei recinti faunistici che fino a poco tempo fa hanno ospitato le specie autoctone dei nostri territori, ma anche la manutenzione e la messa in sicurezza della rete dei sentieri. Un intervento di riqualificazione e rilancio di tutta l'area di Lignano e del parco di Rigutinelli. Per farlo è nata l'associazione “Uniti per Lignano”: un'alleanza civica per il recupero e il rilancio del parco alle porte della città da sempre meta di escursioni, trek, pic nic e giornate all'area aperta con tutta la famiglia. Un parco che ha sempre ospitato cervi, daini, capre, mufloni, oltre a oche, galline e anatre, ma che si è andato svuotando di tutti i suoi animali fino a lasciare i recinti e le casette di legno nel bosco praticamente vuote. Così lo scorso 20 agosto si è costituita l'associazione “Uniti per Lignano”, con l'obiettivo di promuovere il recupero, il ripristino e l'implementazione del Parco di Rigutinelli e dell'intero Parco di Lignano, un patrimonio ambientale e sociale che per decenni ha rappresentato una delle ricchezze del territorio. L'associazione è guidata dalla Presidente e promotrice l'avvocato Sonia Rosini, rigutinese doc da anni impegnata in iniziative sociali e Vicepresidente del comitato “Emergenza lupo – Arezzo”. L'associazione per il rilancio di Lignano vuole porsi come polo di dialogo e coesione tra cittadini, istituzioni, realtà associative e operatori economici, per restituire vita e prospettiva a un'area di alto valore ecologico e strategico, ponte naturale tra la città di Arezzo e la Valdichiana. «L'abbandono a cui è stato destinato il Parco di Lignano non è più tollerabile: parliamo di un polmone verde fondamentale per la biodiversità e di un presidio sociale per i centri abitati che ne costellano le pendici. Vogliamo un parco curato, fruibile ed educativo, a beneficio di cittadini, turisti e studenti», dice Sonia Rosini. Tra le priorità d'intervento secondo l'associazione di cittadini, promuovendo un piano di azioni progressive, in dialogo con l'amministrazione e con i portatori d'interesse locali, che include il ripristino dei recinti faunistici con specie autoctone dei nostri territori, secondo criteri di benessere animale e valenza didattica. Ma anche la manutenzione e sicurezza della rete sentieristica, con adeguata segnaletica e cartellinatura delle specie arboree, supportata da infografiche accessibili. Poi il recupero delle infrastrutture e dei servizi connessi, le aree attrezzate, gli spazi di sosta ei punti informativi, da sempre apprezzati e utilizzati dagli aretini. Tra gli intenti anche la valorizzazione dell'uso pubblico e sostenibile dell'area, frequentata da escursionisti, ciclisti, pellegrini, cacciatori e raccoglitori di prodotti del bosco, e già meta di ristorazione.
«La nostra proposta non è solo ambientale: è anche sociale ed economica. Un parco curato genera educazione, salute, lavoro e identità. Il rilancio di Lignano è un investimento sulla qualità della vita e sull'attrattività di Arezzo», aggiunge Rosini. Per promuovere il progetto l'associazione di cittadini ha in programma una petizione indirizzata al Comune di Arezzo, ente titolare della gestione dell'area, per sollecitare interventi urgenti e l'apertura di un tavolo operativo permanente.
Temi che saranno affrontati nel corso di un incontro pubblico aperto a tutti in cui “Uniti per Lignano” si presenterà alla cittadinanza in programma domani venerdì 5 settembre alle 21 al Centro di Aggregazione Sociale di Rigutino, tutti sono invitati a sostenere la petizione e contribuire con idee, proposte e disponibilità di volontariato.