La Toscana resta zona arancione. Ma dal 28 febbraio potrebbe essere rossa. "Nervi saldi"

Le valutazioni dell'Istituto Superiore di Sanità e le parole del presidente della Regione Eugenio Giani

Il caffé al bar, un rito mattutino che in zona arancione diventa "da asporto" (Castellani)

Il caffé al bar, un rito mattutino che in zona arancione diventa "da asporto" (Castellani)

Firenze, 19 febbraio 2021 - La Toscana resta zona arancione per la prossima settimana, quella che va da lunedì 22 a domenica 28 febbraio. Ma adesso si teme la settimana successiva, quella dal 28 febbraio al 7 marzo. Sì perché i dati dell'Rt, l'indice di contagio che è uno dei parametri a determinare i colori, è pericolosamente intorno alla soglia di 1,25, quella che porta alla zona rossa.

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Zona gialla, arancione e rossa, ecco le regole

Carrara, sospetto caso di variante inglese

A Carrara c'è un sospetto caso di variante inglese. "I contagi sono in leggero aumento rispetto alla scorsa settimana - spiega il sindaco Francesco De Pasquale - ma a preoccupare in questa fase è soprattutto il rischio che la situazione peggiori nel breve periodo a causa delle varianti. In queste ore infatti sono in corso gli accertamenti su un sospetto caso di variante inglese nella nostra città". 

De Pasquale paventa anche la possibilità di un lockdown localizzato: «La situazione è estremamente delicata - conclude il sindaco - e dobbiamo mettere in atto tutte quelle misure di prevenzione che ormai conosciamo bene per evitare una nuova esplosione dei contagi. Lo dico anche alla luce delle notizie di lockdown comunali che ci arrivano da altre città e che ci devono imporre la massima prudenza. L'applicazione di misure più severe non dipende più solo dal trend regionale, ma potrebbe essere decisa anche sulla base di dati comunali».

Giani: "Per ora non prevedo mini zone rosse in Toscana"

"Dove vediamo qualche focolaio interveniamo coi tamponi, se individuiamo un problema reale allora facciamo zone rosse, ma in questo momento non ne ho previste". Lo spiega il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, parlando dell'emergenza Coronavirus a Tagadà su La 7. Il governatore nega che in questo momento ci sia un problema di varianti del Covid, almeno nella propria regione: "Leggo che le varianti sfondano in Toscana - fa notare - ma non è così. Non mi sottraggo quando c'e' da definire una zona rossa. L'ho fatto l'altra settimana a Chiusi, che risentiva molto di quello che stava accadendo in Umbria. Abbiamo fatto il tampone a tutti i cittadini che lo volevano. Dopo questo intervento i positivi sono stati 40 su 6.200". Dunque, è l'approdo del ragionamento del presidente Giani, "talvolta vi è la tendenza un po' anche a esagerare".

Cruciali saranno i dati della settimana 3-10 febbraio

Bisognerà vedere l'evoluzione che avrà il virus, ma considerando che la settimana che sarà valutata per la zona rossa è quella dal 3 al 10 febbraio, ovvero quella dell'aumento del contagio, il rischio di una zona rossa esiste. "Nervi saldi", dice il presidente della Regione Eugenio Giani, che invita tutti i cittadini continuamente, nei suoi appelli anche sui social netowrk, a indossare le mascherine e mantenere il distanziamento. 

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Coronavirus Toscana 19 febbraio, 924 positivi

Zona arancione, i divieti

Intanto per la prossima settimana si resta in zona arancione. Vietato spostarsi da un comune all'altro, gli spostamenti sono consentiti soltanto nel proprio comune. I negozi sono aperti ma i ristoranti restano chiusi e possono effettuare solo l'asporto. La possibilità di pranzare nei locali che avevamo in zona gialla è già un ricordo. 

L'Umbria torna zona rossa

Toscana con Rt superiore a 1

Le 10 regioni con Rt superiore a 1 sono Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Liguria, Molise, province autonome di Bolzano e Trento, Toscana e Umbria.

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Bollettino covid 19 febbraio in Toscana

Sono 924 i nuovi casi di coronavirus in Toscana nella giornata di venerdì 19 febbraio. Il tasso dei positivi sui primi tamponi processati è dell'8,3%. 

Terapie intensive nazionali, tasso alto ma sotto soglia critica

"Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale continua ad essere alto, ma sotto la soglia critica (24%) - si legge nel report dell'Istituto Superiore di Sanità -. Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in lieve diminuzione da 2.143 (9 febbraio 2021) a 2.074 (16 febbraio); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in lieve diminuzione, passando da 19.512 a 18.463" nello stesso periodo.

L'indice Rt regione per regione

Questi, nel dettaglio, i valori dell'Rt regione per regione, con l'intervallo di confidenza minimo-massimo: Abruzzo 1,17 (1,11-1,23), Basilicata 1,03 (0,82-1,27), Calabria 0,76 (0,67-0,86), Campania 1,16 (1,07-1,25), Emilia Romagna 1,06 (1,03-1,1), Friuli Venezia Giulia 0,8 (0,76-0,84), Lazio 0,95 (0,92-0,98), Liguria 1,08 (1,02-1,13), Lombardia 0,95 (0,93-0,96), Marche 0,91 (0,81-1,01), Molise 1,4 (1,03-1,83), Piemonte 0,96 (0,92-1), Bolzano 1,16 (1,12-1,2), Trento 1,23 (1,16-1,3), Puglia 1 (0,97-1,04), Sardegna 0,77 (0,71-0,84), Sicilia 0,73 (0,7-0,76), Toscana 1,2 (1,15-1,25), Umbria 1,17-1.22), Val d'Aosta 0,92 (0,69-1,18) e Veneto 0,81 (0,78-0,85).

Campania, Emilia Romagna e Molise diventano arancioni

Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

Bonaccini: "Valutare restrizioni omogenee in Italia"

"Valutare se valga la pena fare qualche settimana di restrizioni omogenee, cercando anche di andare a rivedere le regole, ad esempio per bar e ristoranti sempre piu' penalizzati. L'importante è parlare e trovare assieme le risposte migliori": lo dice il presidente della Regione Emilia Romagna Bonaccini. Il sistema dei colori "ha avuto una sua validità che abbiamo condiviso con Governo nei mesi precedenti. Ho l'impressione che con l'arrivo delle varianti vada fatta una valutazione diversa".