STEFANO BROGIONI
Cronaca

La Piana mette il turbo: 50 milioni per fare il ponte

Presentata l’infrastruttura tra Lastra e Signa: sarà inserita nel Recovery Fund Dalla Fi-Pi-Li un tracciato di 2,7 km con un viadotto per scavalcare fiume e binari

Una delle recenti proteste per chiedere il nuovo ponte sull’Arno a Lastra a Signa

Firenze, 3 agosto 2021 - Nel 2026, Lastra e Signa saranno unite da un altro ponte. Un intervento da più di 50 milioni di euro (più altri 15 per il miglioramento ambientale), ricavabili dal Recovery fund, che ha l’obie ttivo di mettere il turbo alla Piana: non più lenzuola nere di smog alle finestre e code per varcare il ’vecchio’ ponte a Signa, ma collegamenti più rapidi sia per chi vive nella zona e per le imprese. A dare l’ultima spinta a un’opera, della quale si parla sin dai tempi della ’bretella’, ritenuta fondamentale per lo sviluppo di questo quadrante fiorentino, proprio il recente ’caso’ Gkn. Il progetto dell’infrastruttura è stato presentato ieri mattina dal gotha della politica regionale e locale: il governatore Eugenio Giani, due assessori regionali (quello all’ambiente, Monia Monni, e alla mobilità, Stefano Baccelli), tre sindaci dei Comuni interessati dell’intervento (Sandro Fallani di Scandicci, Angela Bagni di Lastra a Signa e Giampiero Fossi di Signa), l’ex sindaco di Signa Alberto Cristianini in rappresentanza della Metrocittà. 

I lotti. I lavori partiranno da un primo lotto che, tramite due rotatorie, a Stagno e San Colombano, adeguerà lo svincolo della Fi-Pi-Li di Lastra alla futura viabilità, e che al tempo stesso risolverà i problemi di fluidità all’uscita della superstrada. Quando la Toscoromagnola non riceve, una corsia della Fi-Pi-Li, tra Scandicci e Lastra, viene occupata dalla colonna di auto in uscita. Il secondo lotto è quello che di fatto si concretizzerà nella costruzione del ponte, che attraverserà l’Arno, scavalcando anche la ferrovia, e delle opere accessorie.

L’opera. Un nuovo tracciato di 2750 metri, di cui 900 in viadotto, una trentina di metri in altezza per oltrepassare i binari che costeggiano la riva sinistra, tra il fiume e il parco fluviale di Lastra a Signa, per approdare dalla parte opposta dell’Arno, dove si innesterà sulla nuova viabilità di via Arte della Paglia diretta verso l’Indicatore.

I costi. "Inseriremo il nuovo ponte tra Signa e Lastra a Signa nelle opere finanziabili con il recovery fund e da realizzare quindi entro il 2026", ha annunciato Giani, tenendosi comunque un piano B: se non arriveranno i soldi dell’Europa, la Regione lo costruirà con risorse proprie " perché c’è la necessità di dare una svolta alla viabilità in quest’area cruciale per la Toscana, connettendola direttamente con la Firenze Pisa Livorno".

"I primi 5 milioni li destineremo alla viabilità di preparazione e li abbiamo già stanziati - ha precisato Monni -. Gli altri 50 contiamo di trovarli con il PNRR o con risorse regionali, sia per il ponte che per le opere di compensazione e mitigazione ambientale ed idraulica. Altri 15-20 milioni sono destinati ad interventi sul reticolo idraulico minore, sulle arginature del Bisenzio a San Mauro a Signa e a due casse di espansione con un aumento complessivo della sicurezza idraulica". "Siamo di fronte – ha aggiunto l’assessore Baccelli – ad un progetto di riqualificazione complessiva pensato in accordo con i sindaci che rappresenterà una rivoluzione positiva in termini di mobilità, ma che prevede, oltre a quello legato alla mobilità, un intervento di difesa idraulica e quindi di valorizzazione ambientale".

I tempi . Il primo passo sarà la Via (valutazione impatto ambientale); la progettazione si concluderà entro la fine del 2022. Poi la gara a inizio 2023 con l’obiettivo di cominciare i lavori nel gennaio 2024. E inaugurare il ponte nel 2026.