ANGELA BALDI
Cronaca

La festa giallo cremisi esplode nella notte dopo la Giostra

Il Rettore Felici: “Ancora non abbiamo pensato alla cena della vittoria, non siamo tanto abituati, in questi giorni rifletteremo e poi faremo una bellissima festa”

felici

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Arezzo, 9 settembre 2025 –  E' andata avanti nella notte dell'eclissi fino alle prime luci dell'alba la festa gialla cremisi. La gioia esplosa in piazza Grande dopo l'ultima carriera di Matteo Vitellozzi, è proseguita in un Duomo colorato di bandiere e foulard giallo cremisi, ed è continuata fino a notte fonda a Porta San Lorentino. Fumogeni, canti, abbracci, lacrime, foto di rito con la lancia d'oro dedicata al compositore Giovanni Pierluigi Palestrina, per il popolo di Porta del Foro che da troppo tempo aspettava un momento così. Una vittoria nella 148esima edizione della Giostra del Saracino, che mancava dal 2019 (e prima da 12 anni), tanto da scatenare l'ironia di meme e battute nella lancia conquistata “ogni morte di Papa”. Così è stato in questo 2025 che ha visto l'ultimo quartiere dell'albo d'oro passare da 27 a 28 lance dopo aver dimostrato di poter tranquillamente competere con tutti gli altri e batterli. Artefici di questo successo per San Lorentino i due giostratori scelti a marzo di quest'anno dal Consiglio Direttivo della Chimera come titolari dopo la rottura con Davide Parsi: Francesco Rossi e Matteo Vitellozzi. Ma anche il Consiglio che ha creduto nel progetto, per anni andato vicino al successo che alla fine è arrivato domenica grazie anche al preparatore Vedovini. Non ha quasi più voce il Rettore di Porta del Foro Roberto Felici dopo una notte di festeggiamenti. "Abbiamo fatto tardi al quartiere c'era un numero incredibile di persone - dice Felici - tutto il quartiere è esploso finalmente grazie a una Giostra vinta meritatamente, con intelligenza, tattica, abbiamo interpretato la Giostra nel modo giusto. Ci siamo adattati alla Giostra dopo una settimana incredibile. Abbiamo fatto 10 vincendo la prova generale e poi abbiamo vinto la Giostra, per il quartiere è un'iniezione di fiducia". Da qui la Chimera riparte con nuovi obiettivi e una nuova consapevolezza. "Quanto realizzato ci deve aiutare a ripartite da qui, un punto fermo per andare avanti con la consapevolezza che anche Porta del Foro esiste in piazza - continua il Rettore della Chimera - è stato veramente bellissimo vedere al quartiere gente che magari negli ultimi anni non frequentava tanto e che domenica è venuta e si è sentita orgogliosa di indossare questi colori. E' stata una confusione totale, non sapevamo come fare a far entrare la gente al museo per ammirare la lancia d'oro. Questi sono momenti che rimarranno impressioni per tutta la vita, è il bello della passione che ci lega a questa manifestazione che è entrata nel cuore degli aretini Cercheremo adesso di tenere aperto il più possibile il museo per permettere a tutti di venire ad ammirare questa lancia d'oro che è splendida, un trofeo bellissimo”. Poi una dedica ai più giovani quartieristi. "Questi ragazzi vanno elogiati - dice Felici - gli ho dedicato la lancia d'oro perché non è facile essere di Porta del Foro da ragazzini quando gli amici ti prendo in giro, ti dicono che fai solo la comparsa alla Giostra e nonostante questo sono rimasti attaccati al quartiere e non mollano di una centimetro. Credo che domenica siano stati ripagati". Adesso la Chimera dovrà pensare a come festeggiare la vittoria.“Ancora non abbiamo pensato alla cena della vittoria, non siamo tanto abituati, in questi giorni rifletteremo e poi faremo una bellissima festa” conclude Felici.