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Arezzo, 9 settembre 2025 – Un documentario sulla storia del Tannino
L'autunno di Bibbiena si aprirà con la celebrazione della storia di un luogo simbolo di questo territorio, ovvero il Tannino e la sua fabbrica. In particolare il 28 settembre a Bibbiena Stazione sarà presentato in anteprima un documentario firmato da Alessandro Cecconi, fotografo, scrittore e produttore, che racconta le vicende di questa fabbrica e delle persone che qui hanno lavorato con passione fino al suo declino.
Attraverso testimonianze, immagini d'archivio e memorie familiari, il documentario racconta la storia del Tannino che, per quasi quarant'anni, ha dato lavoro e identità a Bibbiena Stazione. Non solo un documentario, ma un percorso di memoria collettiva che trasforma la ciminiera ancora visibile in un segno di continuità tra passato e presente. Con La Fabbrica del Tannino si racconta per la prima volta la storia dello stabilimento che ha segnato la nascita di Bibbiena Stazione, trasformandola in narrazione collettiva.
La storia raccontata nel documentario arriva fino al 1956 ed è divisa in quattro atti, (partendo dal 1923 data di fondazione) e raccoglie testimonianze, interviste e ricostruzioni che danno il senso di questo grande sogno, che oggi continua nel progetto di riqualificazione di Bibbiena Stazione.
Il Comune e la Pro Loco di Bibbiena Stazione con Antonella Freschi – coinvolta anche personalmente con le testimonianze sul padre Alfonso, direttore dell'azienda – sono stati i veri motori di questo progetto, che non finisce con il documentario, ma va oltre, nel tentativo di recuperare un'identità storica per il futuro. La Pro Loco di Bibbiena Stazione e il Comune hanno voluto portare avanti un antico sogno, ovvero quello di ripristinare alle giovani generazioni e con mezzi moderni, il percorso di costruzione di questa comunità di cui oggi rimangono poche vestigia, ovvero la ciminiera e appunto la casa del direttore, che adesso è la dimora di Antonella Freschi, la stessa da cui la mamma di lei, ogni mattina, faceva le foto alla grande azienda che stava morendo e, che oggi, sono parte integrante di questo lavoro collettivo.
Alessandro Cecconi, oltre che a firmare il documentario, si è anche occupato del recupero di antichi documenti fotografici che faranno parte di un altro progetto parallelo. Si tratta di quattro totem con le antiche foto e una spiegazione in doppia lingua, i quali verranno collocati nello stesso luogo da cui anticamente furono scattate le immagini, a testimoniare il passaggio del tempo e delle varie vicende dalla fondazione al declino. Le foto restaurate per adesso sono quattro: l'entrata a Bibbiena Stazione, l'antica ciminiera, il viale della Stazione e la Stazione di Bibbiena. Ma di foto antiche pronte a essere collocate ce ne sono altre e l'obiettivo è arrivare a collocarne nel territorio almeno dieci con relativi totem e storia.
Alessandro Cecconi ha lavorato a questo progetto per più di sei mesi e quello che oggi è pronto a ripristinare alla comunità è qualcosa di immenso: un racconto che parte dal basso, fatto con rispetto e amore per raccontare cosa significava il lavoro per questa comunità operosa e abituata alla fatica e l'eredità che tutto questo ha lasciato.
Alessandro è fotografo, scrittore e produttore. Dopo una lunga esperienza a New York e Los Angeles, lavorando accanto a registi come Werner Herzog e Jean-Luc Godard, ha scelto di vivere in Casentino, terra d'origine della sua famiglia. I suoi progetti uniscono ricerca storica e linguaggio visivo,