
Ictus: come riconoscere i sintomi
Firenze, 12 maggio 2025 – Un sorriso storto, un braccio che non si muove bene, il linguaggio che si fa improvvisamente confuso o incomprensibile. Sono segnali che non vanno mai sottovalutati, perché potrebbero indicare un ictus in corso. E in questo caso, ogni minuto conta.
Riconoscere in tempo i sintomi dell’ictus può fare la differenza tra la vita e la morte, oppure tra una guarigione completa e una grave disabilità. I segnali più comuni sono tre: la perdita di forza o sensibilità in volto, in un braccio o in una gamba (soprattutto da un solo lato del corpo), la difficoltà a parlare o a capire le parole degli altri, e l’improvvisa perdita di equilibrio o vista. In presenza anche solo di uno di questi sintomi, la cosa giusta da fare è una sola: chiamare il 112 senza perdere tempo. Non a caso l’acronimo Fast – che in inglese significa “veloce” – è anche la sigla che aiuta a ricordare i tre segnali chiave: Face (volto), Arm (braccio), Speech (linguaggio), Time (tempo).
Proprio per diffondere questa consapevolezza fin da piccoli, l’Azienda USL Toscana Centro ha deciso di sostenere e promuovere la campagna internazionale Fast Heroes, promossa in Italia da ALICe Italia Odv e dalla World Stroke Organization. Un progetto educativo pensato per i bambini della scuola primaria, che attraverso video animati e giochi imparano a riconoscere i sintomi dell’ictus e a chiedere aiuto. Cinque ore in tutto, distribuite nell’arco di cinque settimane: abbastanza per trasformare i piccoli grandi eroi, capaci di salvare i nonni – e non solo – in caso di emergenza. Per questo l’Azienda sanitaria chiede alle scuole del suo territorio, quindi di Firenze, Prato, Empoli e Pistoia, di aderire al progetto.
Finora, a Firenze, hanno aderito 220 bambini della primaria dell’istituto Amerigo Vespucci. Sono stati i primi a portare in classe il messaggio di Fast Heroes, e a raccontare, anche con orgoglio, la possibilità concreta di salvare una vita. L’Azienda sanitaria ha messo a disposizione operatori e infermieri, come Rita Marino del pronto soccorso di Santa Maria Nuova, per affiancare insegnanti e alunni. Ma l’obiettivo è molto più ambizioso: “Per avere un impatto significativo – spiega Angela Konze, direttrice della Neuroradiologia della Asl Toscana Centro – servirebbe raggiungere almeno 1.200 bambini solo a Firenze. Per questo chiediamo alle scuole di inserire Fast Heroes nella progettazione didattica del prossimo anno”.
L’importanza della prevenzione, del riconoscimento tempestivo dei sintomi e di una rete di intervento efficace è confermata anche dai numeri. In Toscana, ogni anno si stimano circa 11.000 casi di ictus, l’85% dei quali sono di tipo ischemico – cioè causati da un'ostruzione di un vaso cerebrale – mentre il restante è di tipo emorragico. L’Azienda USL Toscana Centro, che copre un’area vasta e densamente popolata, gestisce annualmente circa 3.000 ictus acuti, di cui 2.100 ischemici.
Il dato che colpisce è che il 63% dei casi si verifica in persone sotto i 70 anni, e che la diffusione di fattori di rischio come ipertensione, diabete, obesità e sedentarietà sta aumentando soprattutto nelle fasce più giovani. Per questo un progetto come Fast Heroes – pensato per i bambini ma con un impatto potenziale su tutta la famiglia – può diventare uno strumento prezioso. Un piccolo investimento educativo, cinque ore in tutto, che può fare la differenza nella vita di chi si troverà un giorno ad affrontare il Trombo Malefico (così si chiama nel cartone animato), e saprà esattamente cosa fare.
Come aderire
Scuole e insegnanti possono aderire a Fast Heroes attraverso la piattaforma http://fastheroes.com ma possono iscriversi anche singoli bambini, con la supervisione dei genitori. Dopo la registrazione, all’interno dell’area riservata, sarà possibile visionare tutti i materiali didattici ed entrare a far parte della community di Fast Heroes.