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L'assessore Menichella in visita al nuovo bar dell'ospedale di Sansepolcro

Con l'inizio del mese di luglio ha ripreso il servizio bar all'interno dell'ospedale di Sansepolcro dopo oltre un anno di chiusura

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Arezzo, 1 luglio 2025 –  L'assessore Menichella in visita al nuovo bar dell'ospedale di Sansepolcro

Con l'inizio del mese di luglio ha ripreso il servizio bar all'interno dell'ospedale di Sansepolcro. Dopo oltre un anno di chiusura, la struttura si dota nuovamente del punto di somministrazione alimentare e vivande a beneficio di degenti e dei loro amici e parenti in visita e dell'intero personale ospedaliero. Il servizio è ora affidato, per i prossimi sei anni, alla ditta “Family Bar di Grassi Luca & co. snc” risultata vincitrice di apposita procedura negoziata. Un marchio conosciuto ed apprezzato nell'intera Toscana. Originario di Barberino, vanta già esperienze simili a Firenze, Siena e, per quanto riguarda l'area aretina, alla Fratta in territorio cortonese. Dopo un lungo periodo di chiusura e dopo le vicissitudini che hanno contraddistinto le ultime fasi della precedente gestione, tutto è tornato alla normalità. Il bar sarà aperto, per tutti i giorni dell'anno, dal lunedì al venerdì dalle 7 alle 16; il sabato ei prefestivi dalle 7 alle 13; sarà invece chiuso la domenica ei giorni festivi.

Nel primo giorno di attività, presente anche l'amministrazione comunale con l'assessore alla sanità e sociale, Mario Menichella, che ha incontrato i nuovi gestori portando il saluto di Palazzo delle Laudi. "Siamo particolarmente soddisfatti di questa riapertura" sottolinea l'assessore Menichella "che in un momento contrassegnato da diverse problematiche inerenti il ​​nosocomio, segna comunque un piccolo ma significativo ritorno alla normalità quotidiana della struttura. Come Amministrazione abbiamo seguito da vicino le diverse fasi relative alla chiusura del bar e alle procedure che hanno portato alla realtà attuale. Ai nuovi gestori formuliamo i migliori auguri di buon lavoro, certi che sapranno rispondere al meglio alle esigenze dei pazienti ricoverati, del personale sanitario e di tutti coloro che usufruiscono quotidianamente di un servizio che non è poca cosa in un luogo sensibile come questo”.