Gkn, blitz dei lavoratori negli uffici di Confindustria Firenze

Dopo l'attacco di Carlo Bonomi, le tute blu chiedono quale sia la posizione dell'associazione a livello locale. Gli operai hanno manifestato anche alla stazione di Santa Maria Novella

Oltre a Confindustria, i lavoratori Gkn hanno manifestato anche a S. M. Novella

Oltre a Confindustria, i lavoratori Gkn hanno manifestato anche a S. M. Novella

Campi Bisenzio, 25 agosto 2021 - I lavoratori Gkn di Campi, questa mattina, a sorpresa, si sono presentati negli uffici di Confindustria Firenze di via Valfonda. Un 'blitz' per chiedere quale sia la l'attuale posizione dell'associazione del presidente Maurizio Bigazzi dopo le dure dichiarazioni del numero uno di Confindustria a livello nazionale, Carlo Bonomi, sulla vertenza Gkn e sulla bozza di decreto legge anti delocalizzazioni.

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"In un mondo dove il presidente di Confindustria ritiene 'punitiva' una legge che debolmente prova a imporre semplicemente un po' di preavviso a chi ci toglie il pane da tavola, chiudendo stabilimenti funzionanti, sottraendo posti di lavoro al territorio, bruciando competenze e professionalità, noi pretendiamo almeno di giocare alla pari" spiega il Collettivo di Fabbrica - Lavoratori Gkn. E aggiunge: "Quindi anche noi, così, di botto, senza preavviso. Prima siamo stati a chiedere udienza a Confindustria (tutti in ferie, pare). E poi in giro per la nostra città. Una città la cui dignità non è delocalizzabile".

Lo scorso 9 luglio i lavoratori dello stabilimento di Capalle, come un fulmine a ciel sereno, via mail sono stati informati dalla proprietà - il fondo finanziario inglese Melrose - della decisione di chiudere lo stabilimento e licenziare tutti. E da allora le tute blu sono in presidio permanente.

In quella occasione Confindustria Firenze si era espressa così: "Preso atto della procedura di licenziamento collettivo aperta in totale autonomia da Gkn Driveline – di cui non aveva avuto alcuna informazione e dalle cui modalità prende le distanze – garantisce il proprio impegno a fare tutto il possibile e in tutte le sedi opportune, per giungere ad una soluzione che tenga conto degli interessi di tutti i soggetti coinvolti, comprese le aziende dell’indotto, nel pieno rispetto dell’impegno sottoscritto, lo scorso 29 giugno, con la firma dell’avviso comune con il Governo e i sindacati".