Valbisenzio strangolata dalle frane, isolati 18mila abitanti e 550 aziende

Le associazioni chiedono aiuto a Salvini, che risponde subito: "Tocca alla Regione, ma pronti a dare una mano"

La frana sulla 325

La frana sulla 325

Prato, 6 marzo 2024 – Rimane difficile la situazione nella Val di Bisenzio dove due frane sulla Sr325 hanno isolato i quasi 18mila abitanti, circa 550 aziende del manifatturiero ed altrettante attività commerciali e di servizi. Una situazione di criticità per le aziende del distretto tessile, che nella Vallata concentrano l’80% delle tintorie a fiocco. La movimentazione delle merci in entrata e uscita avviene col contagocce, tramite corridoi temporanei per i camion con la scorta della polizia municipale. Ieri Confindustria Toscana nord, Confartigianato imprese Prato e Cna Toscana centro hanno lanciato un appello al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini.

Tempestiva la risposta del vicepremier all’appello delle associazioni di categoria per la Sr325 che, come si legge in una nota del ministero, "è di competenza della Regione", dando mandato "agli uffici del dicastero di mettersi a disposizione per supportare gli enti locali e agevolare gli interventi di ripristino della strada" e dicendosi pronto "a dialogare con gli amministratori toscani". Nella lettera al ministro le tre associazioni, oltre a chiedere "soluzioni definitive alla precarietà dei collegamenti attuali verso il territorio della Val di Bisenzio", fanno presente che "il danno è di circa 50 milioni al giorno di perdita di fatturato del sistema moda per l’impossibilità di trasporto sia della materia prima in entrata che del prodotto finito in uscita". Le tre associazioni chiedono di "realizzare interventi straordinari per contenere il rischio idrogeologico e di valutare le tante proposte di interventi infrastrutturali alternativi alla Sr325". In serata il viceministro Galeazzo Bignami (FdI) fa sapere "che Anas è a disposizione per dare supporto tecnico e operativo alla Regione e alla Provincia. Come ministero siamo pronti ad una convocazione dei sindaci della Valbisenzio, Regione e Provincia per un confronto sulla individuazione di una viabilità alternativa".

Intanto il problema di smottamenti e frane nei territori collinari e montuosi tra Prato e Pistoia rinfocolano le polemiche di Fdi contro la Regione. "La settimana scorsa – segnala in una nota il capogruppo in consiglio regionale Francesco Torselli – abbiamo depositato la richiesta di istituire una commissione d’inchiesta sull’alluvione di novembre. Vogliamo sapere cosa è stato fatto per il rischio idrogeologico in Toscana. Non regge più la scusa degli eventi meteorologici eccezionali". Sempre FdI ha presentato un’interrogazione orale sulle frane della Val di Bisenzio: Torselli e il consigliere regionale Alessandro Capecchi chiamano in causa il governatore Giani quale commissario regionale agli eventi alluvionali e al dissesto idrogeologico. "Chiediamo una viabilità alternativa immediata, pensando a una equa forma di ristori per le aziende danneggiate". Intanto stamani riapre a senso unico alternato la Sr325 nel tratto a nord tra Sasseta e Montepiano, a Vernio.

Non si arresta nemmeno lo smottamento sulla strada che da S.Lucia di Camaiore porta al Parco della Pace di S.Anna di Stazzema. L’asfalto fessurato continua lentamente a scendere, sono in corso le ispezioni geologiche e solo gli esperti diranno venerdì se è possibile scavare il fianco della montagna opposto al dirupo per realizzare una pista provvisoria per i bus delle visite scolaresche programmate.