Divieto di fumo all’aperto, il dibattito a Firenze e in Toscana: “Bene, è un deterrente”. “Sì, ma la libertà?”

Dopo Milano e Torino si allarga la discussione sul divieto di fumo all’aperto. A Firenze già nel 2021 è stato posto il divieto nei giardini pubblici e alle fermate di bus e tramvia

Firenze, 18 aprile 2024 – È di pochi giorni fa l’ordinanza varata dalla giunta comunale di Torino che vieta di fumare all’aperto sigarette, sigari e anche sigarette elettroniche, a meno di cinque metri di distanza da altre persone, per chi viola il provvedimento è prevista una multa fino a cento euro. L’ordinanza si aggiunge a quella di Milano del 2021 che vieta il fumo a combustione (quindi non sigarette elettroniche e tabacco riscaldato) in tutti i luoghi pubblici all’aperto a meno di 10 metri di distanza da altre persone. Ad oggi Torino e Milano sono le due sole città italiane che hanno tentato la via ‘smoke free’, in altri paesi europei come Svezia, Malta, Irlanda, Scozia e Galles invece, sono stati introdotti divieti simili già da anni.

A Firenze era già stata approvata nel 2021 un’ordinanza che vieta il fumo all’aperto, però solo nei parchi e alle fermate dei bus e tramvia. Pure a Pistoia, ormai da qualche anno, non è più consentito il fumo nei giardini pubblici e ai tavolini di bar e ristoranti che si trovano all’aperto. Il tema però, è tornato al centro del dibattito mediatico non solo a seguito dell’ordinanza di Torino, ma soprattutto per la possibilità dell’introduzione di una legge a carattere nazionale, che l’attuale ministro della Salute Orazio Schillaci, vorrebbe già dal gennaio scorso: il ministro infatti avrebbe già pronta la bozza per un nuovo disegno di legge ad hoc