Bambini scappati da scuola, come sono arrivati a Firenze? Ecco il percorso della fuga

La fuga dalla scuola Marconi di Grassina, l’autobus 31 fino a Piazzale Montelungo, poi il tragitto a piedi in centro. Ecco come i due bambini di sei anni volevano raggiungere Roma

Il percorso della fuga dei due bambini da Grassina a Firenze (Grafico di Silvana Guglielmucci)

Il percorso della fuga dei due bambini da Grassina a Firenze (Grafico di Silvana Guglielmucci)

Firenze, 6 aprile 2023 – Il buco nella recinzione del giardino, la fuga a piedi fino in piazza Umberto I a Grassina, l’autobus 31 fino al Piazzale Montelungo, e poi il tragitto a piedi terminato in piazza di Parte Guelfa dove è tramontato il sogno di raggiungere Roma. In sintesi è questo il percorso di circa 13 chilometri che hanno fatto i due bambini di 6 anni scappati da scuola, notizia che ha avuto e che continua ad avere dell’incredibile. 

La fuga da scuola

La pericolosa avventura dei due bimbi è iniziata così. Tutto accade la mattina di lunedì 3 aprile. Siamo alla scuola elementare Marconi di Grassina. Come sempre lo scuolabus accompagna i bimbi all’entrata della scuola. I due bimbi sono scesi dal bus, sono entrati nel cortile che porta all’ingresso della scuola e da qui sono regolarmente entrati nell’istituto. A questo punto però i due ragazzini hanno deviato: sono entrati di nascosto in palestra e sono usciti da una porta di emergenza, il cui allarme è scattato. Arrivato il custode non c’era nessuno. I due bimbi si erano nascosti. Andato via il custode, sono riusciti a scappare. Hanno raggiunto la recinzione del cortile della scuola, hanno trovato un varco ed è iniziata la grande fuga. 

L’autobus a Grassina

Dall’esterno della scuola i due bambini sono arrivati a piedi fino in piazza Umberto I a Grassina. Chi conosce la zona, sa bene che quelle strade che dalla scuola portano fino alla piazza principale di Grassina sono strette e pericolose per il passaggio delle automobili. 

In piazza c’è la fermata dell’autobus 31 che da Grassina porta fino in centro a Firenze. Sono saliti sul mezzo e il bus è partito. Hanno fatto tutte le fermate del bus. Ponte a Ema, Bagno a Ripoli, Gavinana, via Arnolfo, il lungarno. A questo punto l’autobus si dirige verso via della Mattonaia, poi San Marco e infine il capolinea: piazzale Montelungo, il grande piazzale davanti alla stazione di Santa Maria Novella dove si fermano gli autobus, anche quelli turistici. 

Il tragitto in centro a Firenze

Da qui inizia il percorso più pericoloso dei bimbi. Molto probabilmente i ragazzini volevano raggiungere la stazione e da qui prendere il treno per Roma. Ma sperduti non sapevano come raggiungere Santa Maria Novella. Hanno quindi attraversato viale Strozzi, e hanno iniziato a vagare in centro storico. Hanno camminato fino ad arrivare in piazza Palagio di Parte Guelfa

Qui è finito il tragitto perché i due bambini sono stati finalmente notati e fermati. “Stavo rientrando nel mio ufficio – ha spiegato l’assessora al Welfare del Comune di Firenze Sara Funaro –. Ho visto questi due bambini che si guardavano intorno. Ho chiesto loro cosa cercassero e mi hanno risposto che volevano andare alla stazione per raggiungere Roma. Le loro spiegazioni mi sembravano confuse, a quel punto abbiamo capito (Funaro si trovava insieme alla collega responsabile della sicurezza Benedetta Albanese, ndr) che qualcosa non andava. E così siamo andati all’uffizio della polizia municipale”. 

L’arrivo della polizia municipale

Da qui gli agenti della polizia municipale hanno contattato i genitori. “Per fortuna – ha spiegato Silvia Bencini, commissario coordinatore per il centro storico di Firenze – abbiamo trovato il numero su un’agendina all’interno dello zaino”. 

L’avventura dei due bambini è finita così. Tante le polemiche montate in seguito alla notizia. Il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, ha espresso tutta la sua rabbia per quanto accaduto: “È un fatto gravissimo che poteva finire in tragedia. Pretendiamo chiarezza dalla scuola, è inaccettabile che nessuno se ne sia accorto”, ha sottolineato il primo cittadino. 

Il padre di uno dei due bimbi, raggiunto dai microfoni della Rai, ha dichiarato: “Alle 13 sono arrivato negli uffici della municipale. Lì ho trovato il mio bambino. Fortunatamente gli agenti lo avevano accudito nel migliore dei modi, l’ho trovato che faceva merenda. Era dal mattino presto che i bambini non avevano mangiato niente. Di chi sia la colpa ancora non lo sappiamo, per il momento nessuno ci ha dato una risposta dalla scuola”.