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Cronaca

Anziana violentata a Pistoia: la comunità maliana chiede giustizia

Lettere di solidarietà dall’Alto Consiglio dei Maliani in Italia e dal consolato onorario: “Condanniamo con fermezza, se colpevole sia espulso ed estradato. Le donne rappresentano il cardine della famiglia e dell’intera società anche in Mali. Per questo motivo, ci sentiamo particolarmente colpiti da questo gesto ignobile”

Ospedale Pistoia

Ospedale Pistoia

Pistoia, 26 giugno 2025 - Dopo la violenza choc commessa alcuni giorni fa da un cittadino del Mali ai danni di una 74enne di Pistoia, arrivano parole di solidarietà e di forte condanna per l’accaduto da parte della comunità maliana. In una lettera indirizzata alla vittima, il presidente dell’Alto Consiglio dei Maliani in Italia, Mahamoud Idrissa Bounè, esprime tutta la propria vicinanza e quella dell’intera diaspora maliana:

“Desideriamo far giungere a lei e alla sua famiglia la nostra più sentita solidarietà - si legge nella lettera indirizzata all’anziana -. Condanniamo con la massima fermezza ogni forma di violenza e confidiamo che il responsabile, qualunque sia la sua nazionalità, possa essere rapidamente portato davanti alla giustizia e punito in modo adeguato per l’orribile crimine commesso. In questo momento difficile, le rinnoviamo il nostro profondo sostegno, con l’auspicio che possa ritrovare conforto, pace e serenità”.

Un’ulteriore attestazione di vicinanza e soprattutto di condanna è arrivata dal consolato onorario della Repubblica del Mali, con sede a Padova, che ha diffuso un comunicato nel quale si definisce quanto avvenuto di una violenza “disumana e bestiale” e si evidenzia ancora una volto lo sconcerto delle autorità e della diaspora maliana in Italia. “L’autore di tale efferato crimine merita la più dura ed incondizionata condanna nei tempi più ristretti - si legge nella nota -. E qualora fosse confermata la nazionalità maliana del responsabile, auspichiamo che, dopo la sentenza della magistratura italiana, egli venga espulso ed estradato in Mali, dove la giustizia maliana potrà a sua volta occuparsi del caso. Tali gesti ledono profondamente i nostri valori, la nostra cultura e l’onorabilità del nostro paese". Non solo. Nella nota si mette in risalto anche il rispetto profondo della cultura maliana verso la figura femminile: “Le donne rappresentano il cardine della famiglia e dell’intera società anche in Mali. Per questo motivo, ci sentiamo particolarmente colpiti da questo gesto ignobile e desideriamo far arrivare alla vittima e ai suoi familiari tutta la nostra più totale e sentita vicinanza e solidarietà. Le donne del Mali sarebbero molto onorate se fosse loro consentito di esprimere personalmente i propri sentimenti alla vittima innocente di tale orribile episodio”.

È dal 21 giugno scorso sottoposto a fermo di indiziato di delitto il giovane del Mali gravemente sospettato di essere l’autore dell’aggressione. Secondo quanto ricostruito, il 21enne si si sarebbe presentato alla porta dell’anziana, a Pistoia, con la scusa di chiedere del denaro. Al rifiuto della vittima, l’uomo avrebbe estratto un coltello, minacciandola, per poi costringerla a subire un atto sessuale. Dopo l’aggressione, si sarebbe impossessato di alcuni beni presenti in casa e si sarebbe dato alla fuga, uscendo da una finestra. Per fortuna in quel momento è rientrata la figlia della signora, che ha subito fatto scattare l’allarme e chiamato soccorsi e forze dell’ordine.

La donna, visibilmente sotto choc, è stata immediatamente trasportata presso l’ospedale cittadino, dove le sono state diagnosticate lesioni giudicate guaribili in pochi giorni. Immediatamente sono scattate le indagini, che hanno consentito cinque giorni fa di rintracciare il giovane a Firenze, alla stazione di Santa Maria Novella, dove si era rifugiato per la notte.