
Eclissi di Sole (foto Ansa)
Firenze, 7 luglio 2025 – Due eclissi di Sole spettacolari: la prima, tra pochi giorni, sarà visibile da Firenze come dalla Liguria. Per l'altra molti toscani già stanno preparando le valigie, desiderosi di ammirare un fenoneno storico: un'eclissi di Sole più unica che rara quanto spettacolare. Il calendario degli astrofili segna già in rosso il 2 agosto del 2027: quella mattina l’ombra della Luna calerà sul nostro emisfero regalando l'eclissi solare del secolo, della durata di ben 6 minuti e 23 secondi di tenebre in pieno giorno. Un record che resterà imbattuto fino al 2114.
Un fenomeno da record
A rendere “extraforte” l’eclissi è un mix perfetto di geometria celeste: Terra all’afelio (più lontana dal Sole), Luna al perigeo (più vicina a noi) e una traiettoria quasi equatoriale che fa rallentare il cono d’ombra. Risultato: buio di mezzogiorno degno di un interruttore globale. Il sipario si alzerà—o meglio, si abbasserà—sull’Atlantico, sfilerà attraverso lo Stretto di Gibilterra e poi giù su Cadice e Malaga (oltre 4'), Marocco, Libia e, soprattutto, Luxor: qui la notte artificiale durerà l’intero record di 6'23", sotto obelischi e colossi faraonici. Chi sogna di ammirare il fenomeno farebbe bene a prenotare ora: Luxor, Gedda e le spiagge andaluse diventeranno irraggiungibili last-minute. In valigia, oltre alla guida di turno, mettete occhiali con filtro certificato ISO 12312-2: i raggi UV non fanno sconti nemmeno nei momenti più poetici. Se il meteo regalerà cieli sereni (in Egitto la probabilità sfiora l’80%) lo spettacolo sarà completo: stelle visibili in pieno giorno, temperature che crollano di qualche grado e, per sei preziosissimi minuti, la sensazione ancestrale che il Sole—quel gigante puntuale—possa spegnersi a comando. Poi la luce tornerà, i corvi del crepuscolo si zittiranno e resterà solo un ricordo lunghissimo da qui al prossimo secolo. E l’Italia? Dovrà accontentarsi di una “mezza luna”: nelle regioni meridionali e a Lampedusa il Sole sarà rosicchiato fino al 50%, abbastanza per un selfie in controluce ma non per vedere la corona solare. L'eclissi che ad agosto farà buio su Toscana e Liguria Consolazione: dodici mesi prima di questo evento record, fra poche settimane dunque, esattamente il 12 agosto di quest'anno, un’eclissi totale attraverserà Spagna e Islanda. Da noi il nord Italia perderà il 90% di luce—un ottimo allenamento in vista del grande fenomeno del 2027. In regioni come la Liguria il Sole si oscurerrà fino al 90%, mentre al centro Italia il fenomeno sarà meno marcato ma non per questo meno spettacolare. L'unico paese europeo dove l'oscuramento sarà totale sarà la Spagna ma ci sarà una evidente riduzione della luce solare anche da Firenze fino a Roma, in questo caso oltre il 50% del disco solare coperto. La scoperta: gli abeti sentono l'arrivo di un'eclissi di Sole e si scambiano segnali bioelettrici Quando è in arrivo un'eclissi solare, gli alberi di una foresta comunicano tra loro scambiandosi segnali bioelettrici, fino a sincronizzarsi anticipando l'evento addirittura di ore. Il fenomeno è stato osservato in Italia, in un bosco di abeti rossi all'interno del Parco di Paneveggio in Trentino. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Royal Society Open Science dal gruppo internazionale guidato dall'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova. Per l'Italia hanno partecipato l'Università di Salerno e l'azienda sarda OpenAzienda. I risultati indicano che le piante sono soggetti attivi all'interno degli ecosistemi di cui fanno parte e che sono capaci di comportamenti complessi, confrontabili a quelli degli animali. "Abbiamo scoperto una più profonda sincronizzazione dinamica precedentemente sconosciuta: ora vediamo la foresta non come un semplice insieme di individui, ma come un'orchestra di piante", osserva Alessandro Chiolerio di Iit e University of the West of England a Bristol, che ha guidato la ricerca. "In pratica stiamo osservando il famoso 'wood wide web' in azione", aggiunge Monica Gagliano dell'australiana Southern Cross University, tra gli autori dello studio, riferendosi alla teoria nata negli anni '90 e secondo la quale gli alberi comunicano fra loro, alla quale la rivista Nature aveva dedicato la copertina nell'agosto 1997. In occasione dell'eclissi parziale di Sole avvenuta il 25 ottobre 2022, i ricercatori hanno utilizzato sensori a bassa potenza realizzati su misura e dislocati nella foresta di abeti rossi dell'area protetta di Paneveggio. I dati mostrano che l'attività elettrica degli alberi si è sincronizzata prima e durante l'eclissi e che la risposta più marcata è arrivata dalle piante più anziane. Questo suggerisce che gli alberi possano conservare una memoria ambientale che tramandano ai più giovani. "Il fatto che gli alberi più vecchi reagiscano per primi, potenzialmente guidando la risposta collettiva della foresta, la dice lunga sul loro ruolo", commenta Chiolerio. "Questa scoperta sottolinea l'importanza cruciale di proteggere le foreste più vecchie, che- conclude - fungono da pilastri della resilienza degli ecosistemi, preservando e trasmettendo preziose conoscenze ecologiche".