23 maggio 1934, la fine di Bonnie & Clyde e l’inizio della loro leggenda

Passati alla storia come i Romeo e Giulietta della ‘Grande Depressione’, dopo la morte però furono divisi per sempre, ecco perché

Bonnie & Clyde (foto Ansa)

Bonnie & Clyde (foto Ansa)

Firenze, 23 maggio 2023 - I Romeo e Giulietta della Grande Depressione, Bonnie&Clyde, terminarono il 23 maggio del 1934 la loro fuga durata anni. Tuttavia la loro morte non è stata la fine della storia, ma l’inizio della leggenda. I due furono resi ancora più popolari attraverso libri, film e canzoni. Bonnie e Clyde si erano conosciuti a casa di un’amica nel 1930. Ambedue provenienti da famiglie povere si erano innamorati: Clyde la chiamava 'bambina dagli occhi blu' e per lei, si racconta, sarebbe stato disposto a cambiare la sua vita. Bonnie, che fin da bambina odiava le armi e non voleva neppure toccarle, per Clyde si è ‘convertita’. La loro fuga è iniziata nell’aprile del 1932, quando Clyde venne accusato di omicidio.

Nonostante si professasse innocente, Clyde venne formalmente accusato e di fronte alla scelta del carcere a vita o della fuga scelse la seconda. Iniziò così la fuga della coppia, fra rapine e crimini, e una delle maggiori cacce all’uomo della storia americana con il Federal Bureau of Investigation in prima fila. La fuga si è conclusa con l’uccisione della coppia e la loro sepoltura in due diversi cimiteri, a dispetto della loro volontà, per la contrarietà delle rispettive famiglie. Bonnie venne sepolta in un bara d’argento, indossando un’elegante camicia da notte blu, con le unghie smaltate e i capelli in piega, come aveva richiesto. Sulla sua tomba è inciso un brano di una sua poesia: “Come i fiori sono resi più profumati dalla luce del sole e la rugiada, così questo vecchio mondo è più splendente, Grazie all’esistenza di persone come te”.

Dopo anni di fuga, Bonnie e Clyde sono stati uccisi sulle strade della Louisiana, nel parish di Bienville, da un’imboscata della polizia. L’auto su cui si trovano era una Ford, rubata un mese prima a una coppia del Kansas. Dopo l’uccisione dei due banditi, reclamarono alle autorità la vettura. L’auto è stata oggetto anche di un aspro litigio fra i due coniugi al momento del divorzio, tanto che la vettura è finita in tribunale per ben tre volte: del resto la popolarità della coppia di banditi e gli anni di fuga ne avevano alimentato il mito nell’immaginario collettivo, e la Ford su cui erano stati uccisi acquistò un valore inestimabile, divenendo per questo motivo di scontro nella coppia. La fuga e la storia d’amore fra Bonnie e Clyde ha suscitato l’interesse di Hollywood fin da subito: nel gennaio del 1937 uscì il film ‘Sono innocente’, diretto da Fritz Lang con Henry Fonda e Sylvia Sidney, nel quale la fuga finale dei due coniugi è ispirata a Bonnie e Clyde. Nel 1967 uscì invece Gangster Story, di Arthur Penn che incassò nove nomination all’Oscar. Nasce oggi Giuseppe Parini nato il 23 maggio del 1729 a Bosisio. Poeta e abate, tra i massimi esponenti dell’Illuminismo e del neoclassicismo, ha scritto: “Se io avessi a resuscitare, io per me prima d’ogni altra cosa desidererei d’esser uomo dabbene; in secondo luogo d’essere uomo sano, dipoi d’esser uomo d’ingegno, quindi d’esser uomo ricco”.