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Uffizi, 25 anni di attesa per un'uscita degna

Dopo 25 anni, si chiude la vicenda della nuova uscita della Galleria degli Uffizi: il progetto di Isozaki non si farà. Si riparte da zero, confidando che Sgarbi trovi una soluzione vincente per l'uscita. Firenze attende con pazienza, sperando di essere pronta per l'apertura del Corridoio Vasariano nel maggio 2024.

Caroppo

Meglio un no definitivo, anche dopo 25 anni, che continuare a traccheggiare in attesa di una risposta. Ma l’avete vista l’uscita della Galleria degli Uffizi, museo tra i più ammirati e visitati del mondo? Una discesina di cemento. Incredibile se si pensa che quell’uscita così vergognosa accompagna l’emozione di aver visto tesori davvero unici. Si riparte da zero dopo 25 anni. Si riparte da una sconfitta collettiva e dall’attesa di Firenze di chiudere il cerchio. Illusioni finora. Non certo una prova di efficienza e di risolutezza. Ma almeno si riparte da una certezza: la loggia di Isozaki non si farà e resterà il dubbio se quell’opera del genio giapponese fosse o non fosse l’abito più adeguato per l’arrivederci alla Galleria dopo l’entusiasmante visita.

Si chiude una vicenda che si protrae dal 1999, quando l’architetto giapponese vinse la consultazione internazionale di idee per la nuova uscita, bandita nel 1998 dal Ministero per i beni e le attività culturali e dal Comune. Il progetto, una grande loggia in acciaio e pietra serena sostenuta da quattro statue, fu giudicato il migliore da una commissione internazionale che lo preferì agli altri elaborati firmati da Norman Foster, Gae Aulenti, Vittorio Gregotti, Mario Botta, Hans Hollein, star dell’architettura mondiale. La convenzione per l’avvio dei lavori fu firmata il 21 febbraio 2001, ma già in settembre Vittorio Sgarbi, nella sua prima visita ufficiale a Firenze, espresse perplessità sul progetto. Lo stesso Sgarbi, ora sottosegretario del ministero della Cultura, alfiere del no a Isozaki nel Consiglio dei Beni culturali, sottolinea la necessità di fare presto e bene. E rilancia l’ipotesi del Giardino artistico come uscita. Confidiamo che sia una soluzione vincente visto che Sgarbi ha nel cuore l’arte italiana e suoi musei. Firenze e gli Uffizi aspettano con rinnovata pazienza. Nel maggio ’24 aprirà anche il Corridoio vasariano. Facciamoci trovare pronti.