MAURIZIO COSTANZO
Cosa Fare

Giornata delle dimore storiche 2024, ecco i luoghi aperti in Toscana

Il 26 maggio si possono visitare gratuitamente 106 tra castelli, palazzi, rocche, ville, parchi e giardini. La guida provincia per provincia

Dimora storica

Dimora storica

Firenze, 25 maggio 2024 - Il più grande museo diffuso d’Italia riapre le porte. Domenica 26 maggio torna la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane, giunta quest’anno alla XIV edizione. Su oltre 550 monumenti nazionali che apriranno, 106 sono in Toscana: 9 ad Arezzo, 38 a Firenze, 2 a Livorno, 13 a Lucca, 9 a Lucca, 21 a Massa Carrara, 6 nelle Terre di Pisa, 3 a Pistoia, 14 a Siena. Castelli, rocche, ville, parchi e giardini che saranno visitabili gratuitamente. Su oltre 550 monumenti nazionali da visitare, come castelli, rocche, ville, parchi e giardini, 106 sono in Toscana.

Tra i tanti gioielli che aprono le porte tra Firenze e dintorni, l’area museale della Villa Medicea Lorenese del Poggio Imperiale, la sede storica della Fondazione Mello, la Terrazza Antica Torre di via Tornabuoni. Apriranno ai visitatori i loro giardini e cortili i palazzi Ximenes Panciatichi, Grifoni Budini Gattai, Pucci, Leopardi, dei Pittori, Corsini sul Prato, Gondi, Antinori di Brindisi Aldobrandini, Frescobaldi, Malenchini, Ridolfi, Ginori, Antinori, Bartolini Salimbeni, Niccolini. Visitabili i giardini di San Francesco di Paola, Torrigiani, quello di Palazzo Rosselli Del Turco, il Cimitero evangelico agli Allori. Porte aperte alle ville di Tizzano, di Bivigliano, Corsini, Il Palagio, Senzano, Antinori del Cigliano, Calcinaia, alla Cantina storica della Fattoria Pasolini dall’Onda, al castello di Barberino di Mugello, al parco Mediceo di Pratolino. E poi il Castello del Trebbio, Palazzo Torriani, Villa Martelli di Gricigliano, Villa Bossi, il convento e santuario di Monte Senario, la Fondazione Montanelli Bassi.

A Livorno porte aperte a Casa Carducci e al Castello di Populonia. A Lucca e provincia aperti il Complesso Conventuale di San Francesco, il Giardino dell'Arcivescovato, la Fondazione Ricci, la Casa Museo Giovanni Pascoli, e le ville Maria Teresa, Gambaro a Petrognano, Torrigiani di Camigliano, Mansi, Caproni. In Versilia aprono Villa Borbone, la Fattoria Borbonica di Camaiore, la casa museo Ugo Guidi, la casa natale Giosuè Carducci e Villa Orlando. A Pisa e provincia il Giardino Garzella, Palazzo Blu, Badia di Morrona, Villa Gherardi del Testa, Giardino Venerosi Pesciolini e la Fattoria di Montelisi. A Pistoia Villa La Costaglia, Fattoria di Celle e la Casa Museo Sigfrido Bartolini. A Siena e dintorni i castelli di Belcaro, di Contignano, di Brolio, di San Fabiano, le ville di Curiano, di Geggiano, di Cosona e Villa Torre Fiorentina, i palazzi Massaini e Bianciardi, la Casa dell’Abate Naldi, Badia a Coltibuono, Borgo e Villa Monte Sante Marie, e il Convento San Bartolomeo Piancastagnaio. I luoghi visitabili tra Massa Carrara e Lunigiana: Abbazia e Museo di San Caprasio, Fortezza della Brunella, Castello di Pallerone, Chiesa della Misericordia, Palazzo Fantoni Bononi, Biblioteca civica Abate Emanuele Gerini, museo di San Giovanni degli Agostiniani, Oratorio di San Carlo, i castelli dell’Aquila, Malaspina di Tresana, Malaspina di Terrarossa, Malaspina di Monti, di Pontebosio, di Malnido, di Virgoletta, del Piagnaro. E ancora: il museo Casa di Dante a Mulazzo, Palazzo Malaspina, Villa Pavesi Negri – Baldini, Molino La Serra - Casa Belmessieri. Ad Arezzo si può fare tappa ai castelli di Gargonza, di Montecchio Vesponi di Montozzi, di Montebenichi, dei Conti Guidi di Castel San Niccolò, alla tenuta di Frassineto, a Palazzo Bourbon Del Monte - Aboca Museum, a Villa Il Cicaleto, Val Romana, Castelletto.

La giornata è dunque l’occasione giusta per riscoprire le bellezze nascoste del nostro territorio, e facendo visita a questi complessi monumentali non solo sarà possibile godere di un patrimonio artistico e culturale troppo spesso ignorato, ma anche cogliere l’immenso valore sociale ed economico che la rete di dimore storiche rappresenta. Tutte loro costituiscono infatti un perno fondamentale per le economie dei borghi italiani in cui si trovano. Il 54% di questi immobili è situato in piccoli comuni con una popolazione inferiore a 20mila abitanti e, nel 28% dei casi, addirittura sotto i 5mila residenti. L’obiettivo di questa giornata nazionale è anche sensibilizzare la società civile e le istituzioni sul ruolo che le dimore storiche ricoprono per il tessuto socio-economico del Paese. La loro presenza sul territorio è fondamentale per moltissime filiere: da quella artigiana, in particolare del restauro, a quella del turismo (che comprende ristorazione, attività ricettive e visita degli immobili), dalla convegnistica alla realizzazione di eventi, dal settore agricolo al mondo vitivinicolo impiegando perlopiù artigiani specializzati come restauratori, maestri vetrai, ebanisti, fabbri. Figure professionali sempre più rare da trovare.

L’iniziativa, un’immersione nella storia che rende il nostro Paese unico, si svolge in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, l’Associazione culturale Città Nascosta, la Scuola di Musica di Fiesole, l’Associazione Ville Borbone, l’Associazione Ville e Palazzi Lucchesi, la Federazione Italiana Amici dei Musei (FIDAM) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep), la Camera di Commercio TNO e ha ricevuto il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo, UNESCO, MIC - Ministero della Cultura e di Città Metropolitana di Firenze, Provincia di Arezzo, Provincia di Livorno, Provincia di Lucca, Provincia di Massa Carrara, Provincia di Pisa, Provincia di Siena, Comune di Firenze, Comune di Castagneto Carducci, Comune di Fivizzano, Comune di Grosseto, Comune di Lucca, Comune di Pisa, Comune di Pistoia, Unione di Comuni Valdarno e Valdisieve, Unione Montana dei Comuni del Mugello, Unione Comuni della Lunigiana e degli ambiti territoriali The Lands of Giacomo Puccini e Terre di Pisa. L’evento è realizzato con il sostegno di Fondazione CR Firenze, Generali - Agenzia Generali di Empoli Iacopo Speranza.