ROSSELLA CONTE
Arezzo

Operazione internazionale antidroga, sgominata la banda. Un arresto ad Arezzo

Indagini partite da una discarica di Anversa, in Belgio, e coordinate dall'Europol in vari paesi europei. Sotto sequestro armi, stupefacenti e migliaia di euro

Traffico internazionale di droga, arresti anche ad Arezzo

Arezzo, 7 giugno 2024 - Una discarica illegale di rifiuti nelle vicinanze del porto di Anversa ha segnato l'inizio di un'indagine transfrontaliera che alla fine ha portato allo smantellamento di un'organizzazione criminale transnazionale di matrice albanese coinvolta nel traffico di droga su larga scala e nelle rapine a mano armata.

Durante la ricerca tra i rifiuti, sono state scoperte confezioni vuote di cocaina e vari effetti usati per tagliare la droga. Da questa prima scoperta, sono poi state trovate diverse discariche illegali contenenti dozzine di confezioni vuote di cocaina ed eroina, oltre a materiali di produzione e confezionamento. In totale, 17 sospettati (di cui uno ad Arezzo) sono stati arrestati come risultato di un'operazione coordinata il 4 giugno tra Belgio, Italia, Paesi Bassi, Austria, Germania e Svizzera. Due altri membri della banda erano stati già arrestati in Olanda e Svizzera durante le fasi delle indagini.

Ad Arezzo, i Carabinieri del Comando provinciale, coadiuvati dal personale dei Nuclei Cinofili CC di Firenze e Pesaro, hanno eseguito ordine d'indagine europeo emesso dal Tribunale di Anversa (Belgio) e convalidato con decreto di riconoscimento emesso dalla Procura Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo presso il Tribunale di Firenze, rintracciando e arrestando un trentatreenne albanese, in quanto accusato di spaccio di sostanze stupefacenti. All'arrestato, nel medesimo contesto operativo, è stato inoltre notificato un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, in quanto dovrà scontare una pena di anni due mesi dieci e giorni sei di reclusione, per reati in materia di stupefacenti commessi in Civitella Val di Chiana (AR) nel 2016.  

L'indagine è stata condotta dalla polizia locale belga di Anversa in collaborazione con la polizia federale belga e le forze di polizia di Francia, Germania, Paesi Bassi, Svizzera e per l'Italia con i Comandi provinciali dei Carabinieri di Arezzo e Ravenna. Europol ha coordinato le attività internazionali. Le decine di perquisizioni eseguite su mandato del giudice istruttore di Anversa sono il risultato di una collaborazione intensiva con Europol e varie forze di polizia estere. Queste si sono svolte in Belgio, ma anche in Germania, Francia, Paesi Bassi, Italia ed Austria. L'indagine e l'intervento stesso sono stati supportati dalla rete @ON, finanziata dalla Commissione Europea e guidata dalla Direzione investigativa antimafia (DIA) italiana. I sospettati dell'organizzazione, spiegano gli investigatori, non sono nuovi a queste attività perché i capi sono stati già condannati in Francia nel 2014 per reati identici con pene detentive di 10 e 12 anni.

Altri sospettati dell'organizzazione hanno ricevuto condanne da 3 a 7 anni, a seconda del loro ruolo nel caso. In Belgio, per individuare compartimenti occulti utilizzati per contenere la droga, si è fatto ricorso a personale specializzato della zona di polizia di Anversa e della dogana. Le perquisizioni sono state supportate da vari cani antidroga della direzione di supporto canino della Polizia Federale e della zona di polizia di Anversa. Il team di droni della zona di polizia di Anversa ha fornito supporto aereo. Dall'indagine condotta dalla polizia di Anversa sarebbe emerso che dietro queste discariche illegali vi era un'organizzazione criminale albanese. Questa organizzazione si occupava dell'importazione e dell'esportazione di cocaina ed eroina in vari paesi europei, utilizzando veicoli dotati di doppi fondi. Durante le indagini, 2 dei trasportatori del sodalizio erano già stati arrestati nei Paesi Bassi e in Svizzera. Nei veicoli, dotati di compartimenti nascosti, sono stati rinvenuti 36.000 euro e 5 chilogrammi di cocaina ed eroina. L'organizzazione non solo trasportava e vendeva droga, ma collaborava anche con un altro gruppo criminale albanese per rapinare i trasporti di droga di clan rivali. A disposizione aveva anche un arsenale di armi da fuoco e in passato era stata coinvolta in un tentativo di assassinio (perpetrato dagli albanesi "aretini") di un rivale in Albania. L'organizzazione si sarebbe specializzata nel taglio di grandi quantità di stupefacenti, da pochi chili a centinaia di chili e a tale scopo, sono state acquistate su larga scala sostanze chimiche, principalmente acetone.