
Vola la chitarra giramondo Dalla Germania all’Africa diventa l’anima del villaggio Debutto alle nozze in Zambia
di Lucia Bigozzi
CASTIGLION FIORENTINO
C’è una chitarra che ha una storia unica e porta con sè la rinascita. Era "sepolta" sotto un catasta di vecchi esemplari. Chitarra elettrica, una "vintage white", è il filo conduttore di un’amicizia ma è anche il dono a giovani musicisti e la colonna sonora di un matrimonio celebrato nella missione Saint Joseph nella provincia di Kalulushi, in Zambia. Un villaggio dove operano le suore di San Giovanni Battista, guidate da Carmela al servizio della comunità da oltre mezzo secolo. Tutto nasce in Germania. Giacomo Ghezzi, musicista castiglionese, lavora alla Thomann, azienda leader in strumenti musicali.
Ogni anno, si organizza un mercatino dell’usato e le chitarre con i segni del tempo e i graffi dell’usura vengono vendute a prezzi stracciati. "Ho trovato la Harley Benton sotto un cumulo di chitarre. Ha solo due lievi segni, per il resto funziona ed è bellissima. Ho deciso di regalarla a Carlo che ne desiderava una per il suo studio fotografico". Lui è Carlo Landucci, poliedrico professionista e "motore" da 25 anni della Onlus Gli Occhi della Speranza, che sostiene progetti di sviluppo in Zambia e Sierra Leone. Quando Giacomo gli ha donato la "vintage white", Carlo ha pensato di regalarla ai ragazzi "dell’oratorio che me ne avevano chiesta una. Ho avvertito Giacomo e abbiamo condiviso l’iniziativa alla quale si è aggiunto il regalo di Gabriele, un amplificatore".
In questi giorni, Landucci è in Zambia. La consegna della chitarra ha segnato il debutto a Saint Joseph: il matrimonio di Daniel e Silvia nella chiesetta del villaggio. Carlo ha scattato le foto di rito e fissato i momenti più intensi in un video che mostra anche la chitarra all’opera.
"È stato emozionante vedere la gioia nei loro volti e ascoltare il suono della chitarra che dalla Germania è arrivata qui". A moltissimi chilometri di distanza, Giacomo prova la stessa sensazione guardando quel video: "Sono felicissimo, le immagini mi hanno fatto venire i lacrimoni. È incredibile come oggetti che per noi sono da buttare, possano avere una seconda possibilità. All’iniziativa di Carlo ho risposto subito sì". Giacomo e Carlo sono stati i protagonisti del concerto sulla torre del Cassero nell’anno nero del Covid, il 2021, condiviso con il sindaco Mario Agnelli e la comunità. Serata di giugno indimenticabile con le finestre delle case spalancate per l’occasione: sulla sommità della Torre solo Giacomo e la sua chitarra, in uno struggente "Nessun dorma".
Giacomo e Carlo ancora insieme in un progetto di solidarietà. In venticinque anni, la Onlus Gli Occhi della Speranza ha garantito il "sostentamento alimentare degli ospiti del lebbrosario, le attività di suor Carmela per 150 bambini sordi, la costruzione di una decina di abitazioni, gli aiuti a un orfanotrofio che accoglie trenta ragazzi, la scuola a Chingola intitolata a Federico Brili dove studiano duecento giovani, l’avviamento di un’azienda agricola". Per Carlo è la ventesima tappa di un cammino condiviso con tutti i volontari della Onlus e tra questi Santi Lucioli e la moglie, un team di medici e infermieri e Celeste Bittoni, dottoranda in scienze psicologiche che nel villaggio africano ha proposto un progetto sull’educazione sessuale. Tutto si tiene tra le corde della "Vintage White" che porta rinascita.