di Marco Corsi "Una pizza per Elia", un ragazzo di 24 anni, emofilico A grave, che abita a Cavriglia. L’iniziativa è del circolo Arci di Vacchereccia, la frazione dove risiede il ragazzo e ha l’obiettivo di raccogliere fondi per l’acquisto di protesi bioniche in grado di ripristinare parte delle funzioni di mobilità perse dal giovane a seguito di un grave incidente. Sabato sera, nei locali del circolo, sarà possibile cenare con uno scopo solidale e anche i soldi ricavati dall’asporto andranno a questa buona causa. La vita di Elia Mugnai è cambiata nel 2018 quando, a causa di un incidente, ha riportato una lesione midollare traumatica e la paralisi degli arti inferiori. Cadde da un edificio mentre stava praticando soft air con alcuni amici. Il ricovero, immediato, a Careggi, e la terribile diagnosi. Da quel momento il ragazzo ha avviato un lungo percorso di riabilitazione e di adattamento. Non si è arreso alla possibilità di non camminare più e, in questi anni ha cercato di trovare ogni soluzione che gli permettesse di migliorare le sue attuali condizioni. Ha quindi iniziato a valutare il possibile utilizzo di protesi bioniche sperimentali, che sfruttando le residue funzionalità ancora presenti potessero assicurare il recupero parziale delle mobilità e dell’autonomia perdute. Questo percorso, durato molti mesi, e già costato ad Elia importanti sacrifici economici, ha consentito la messa a punto di avanzate protesi bioniche, personalizzate sulla sua specifica condizione, che potrebbero rappresentare per lui una reale possibilità di tornare a camminare. Ma i costi sono molto elevati, perché si tratta di apparecchi ad altissima tecnologia. Ci vogliono almeno 140mila euro, soldi che il giovane e la sua famiglia, da soli, non possono sostenere. Da qui la volontà di intraprendere una raccolta fondi a suo favore per permettere l’acquisto degli ausili a lui necessari. E i riscontri sono ...
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