Vittime del caro affitti La rabbia degli studenti Yuri: "Prezzi alle stelle In tenda per studiare"

Vive a Montevarchi e sta protestando davanti all’ateneo di Firenze. Marco: "Per una camera singola chiedono 500 euro spese escluse". Da Bologna Caterina si lamenta: "Così senza soldi per tornare a casa".

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Vittime del caro affitti La rabbia degli studenti Yuri: "Prezzi alle stelle In tenda per studiare"

di Luca Amodio

C’era anche lui, con la sua tenda, fuori dall’università di Firenze. Era lì a manifestare contro il caro affitti in città. Si chiama Yuri Sacchetti, di Montevarchi, studente al quarto anno di scienze della formazione e membro di Udu, il sindacato studentesco che, sulla scia del "caso Milano" ha deciso di portare la mobilitazione anche in Toscana, allestendo una vera e propria "area tenda" vicino ad alcuni locali dell’ateneo fiorentino.

Prima davanti alla biblioteca di Novoli, dove si svolgono le lezioni dei corsi di giurisprudenza ed economia; poi al Brunelleschi, luogo dei corsi umanistici come storie dell’arte e lettere.

"Io mi sono scoraggiato subito, affittare una casa a Firenze è un impegno economico insostenibile: per me come per tanti altri colleghi le cui famiglie non possono far fronte a costi così alti. Ma non è tanto un problema per chi, come me, in un’ora arriva a Firenze; quanto per chi, abitando lontano, e non ha altra scelta che trasferirsi. O andare a studiare altrove", dice Yuri che con il sindacato studentesco aveva già organizzato la campagna "fuori sede senza sede" per denunciare il problema.

"Non è soltanto un problema logistico. Non vivere dove si studia non permette di vivere l’università a tutto tondo: che non significa solo studio, ma anche socialità". Poi conclude: "Come Udu abbiamo chiesto al Comune di Firenze una soluzione ma non siamo mai stati ascoltati, adesso abbiamo dato visibilità alla questione ma è presto per cantare vittoria: continueremo a mobilitarci fin quando otterremo una soluzione".

Prezzi alti. Altissimi. Ma non è l’unico problema che gli studenti fuori sede devono fronteggiare. "A Firenze ci sono tante case e tante opportunità ma anche tanti problemi. Diciamo, che non sempre gli studenti sono i benvenuti da chi affitta casa. C’è una sorta di pregiudizio verso gli uomini, reputati più casinisti". È la testimonianza di Marco Giallombardo, di Arezzo, studente all’università di Firenze e rappresentante per l’associazione studentesca Csx nel suo corso di studi in scienze sociali.

"I prezzi? Altissimi. Per una singola si chiedono almeno cinquecento euro. Spese escluse ovviamente. Che poi sono solo una spesa che dobbiamo sostenere noi fuorisede, la vita nelle grandi città costa in generale molto di più". Ma, come suggeriscono le cronache di questi giorni, non è così solo a Firenze. Anche da Bologna arriva una testimonianza aretina.

"Mi sono trasferita verso metà ottobre, anche perché già a settembre le stanze erano praticamente finite. Cercavo una singola, ma non trovavo nemmeno una doppia; ho anche pagato 200 euro ad un’agenzia che non è però riuscita a trovarmi una stanza. Poi, alla fine ho trovato una singola ma la spesa è davvero alta: 470 euro, spese escluse che dovremmo pagare anche d’estate quanto non sarò a Bologna", dice Caterina Cavallini, di Monte San Savino, studentessa al Dams di Bologna.

"Mi sono dovuta comprare tutto l’arredamento armadio, divano, televisione, fornelli", aggiunge. La chiosa è amara: "Pagare così tanto di affitto, costringe molti studenti a non avere soldi per tornare a casa".