
"Visite? Privati già coinvolti". D’Urso e il nodo liste d’attesa. La teleassistenza alla svolta
"Circa l’80% delle prescrizioni è prenotato entro il tempo stabilito dal piano nazionale. E’ chiaro che in un’azienda così ampia non è detto che il luogo dell’erogazione coincida con quello della residenza. Su 100 mila, quindi 20-40 mila rimangono fuori, pur avendone ovviamente diritto". Ha risposto così il direttore generale dell’Asl D’Urso in occasione della presentazione della giornata dedicata alla teleassistenza in programma giovedì 13 giugno all’auditorium del San Donato, ai giornalisti che hanno chiesto lumi sul piano contro le liste attesa, approvato in Consiglio dei ministri, che ha dato il via libera a un decreto legge e a un disegno di legge. "Per cercare di ovviare a questo gap, per il momento, abbiamo aumentato l’offerta coinvolgendo il privato accreditato, ma anche questo ha difficoltà a reperire professionisti, come cardiologi e radiologi". Tra le misure principali previste dalla bozza di decreto legge sulla riduzione delle liste d’attesa in sanità, a cui il Consiglio dei ministri ha da poco dato via libera, spicca l’apertura degli ambulatori nei weekend. "Siamo abituati a lavorare 24 ore su 24, non è questo che ci spaventa, ma il non riconoscimento economico e di competenze" spiega il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche, Giovanni Grasso presentando la giornata dedicata alla teleassistenza.
"Se ne parla tanto ma si fanno poche esperienze pratiche. Il passaggio dalla teoria alla pratica, auspicato da presidente e direttore generale, sarà reso possibile dalla donazione di 15 tablet, 15 led circle e un monitor multiparametrico dai distretti Rotary dell’area Etruria" ha spiegato Grasso. "Abbiamo unito i club a livello distrettuale perchè questo è un progetto che riguarda l’intero territorio e ci porta a essere al fianco della Asl come già avvenuto a sostegno delle persone più fragili", hanno aggiunto i tre presidenti di Club Rotary, Marco Montini, Marco Genalti e Marco Rondoni. Il servizio di teleassistenza infermieristica che sarà attivato grazie a questa donazione rappresenta, come ha ossservato la direttrice del dipartimento infermieristico della Asl Vianella Agostinelli, "uno strumento che ci consente di arrivare in prossimità con la cura anche nei comuni più periferici e nelle zone più disagiate, e per questo siamo orgogliosi come categoria professionale di vedere un territorio che si è unito per questo risultato".
"Voglio ringraziare Rotary e Opi – ha concluso D’Urso – perchè questo è un territorio che ha un’aspettativa alta in materia di servizi sanitari ma che presenta criticità notevoli sia geografiche che infrastrutturali per i collegamenti. Portare cura e assistenza a domicilio è davvero un risultato di eccellenza, e sottolineo una volta di più l’importanza e il ruolo di Opi e del presidente Giovanni Grasso, sempre in prima fila quando si parla di crescita della professione infermieristica e, conseguentemente, dei servizi ai cittadini".