Virus, scattano le prime risposte Doppia vaccinazione da ottobre Ospedali, appello sulle mascherine

Aumentano i contagi nelle case di riposo, Asl pronta a intervenire. Test obbligatori sui ricoverati. Garantito nei reparti l’isolamento dei positivi, il caso del pronto soccorso. Le indicazioni dalla Regione.

Virus, scattano le prime risposte  Doppia vaccinazione da ottobre  Ospedali, appello sulle mascherine
Virus, scattano le prime risposte Doppia vaccinazione da ottobre Ospedali, appello sulle mascherine

Occhi aperti sulla crescita Covid, tamponi fissi a tutti i ricoverati, campagna di vaccinazione d’autunno. La Asl non torna in trincea sotto la spinta delle indicazioni della Regione e dei numeri ma prepara le risposte. Senza l’ansia dei mesi critici, i nuovi casi non hanno per ora implicazioni gravi, ma si resta in allerta. La Regione invita a rafforzare l’uso delle mascherine per i setting dei fragili. Ma la fragilità è diffusa fatalmente nei reparti e i dispositivi di protezione andranno crescendo. Al pronto soccorso i tamponi sono obbligatori solo in caso di ricovero ma è una delle disposizioni che potrebbero essere rafforzate.

Capitolo vaccinazione: per ora non è attivata per nessuno; da metà ottobre sarà doppia, ovvero una per l’influenza e una per il Covid. Al momento, resta facoltativa ma consigliata per i fragili. Si aspetta solo l’arrivo dei prodotti mirati sulle nuove varianti del virus che in queste settimane ha rialzato la testa.

Protagonisti della nuova campagna d’autunno sono i medici di famiglia, anche nella versione a domicilio per i più anziani. "Ma la Asl è pronta ad affiancare i medici di base per accelerare la messa in sicurezza delle Rsa" garantisce la direttrice sanitaria Simona Dei. Rsa nelle quali si sono verificati nuovi casi di contagio, dopo i primi segnali già registrati a fine agosto. I tamponi sono quelli antigenici, quindi non quelli più esatti rispetto all’individuazione del virus, cioè i tamponi molecolari, e le farmacie cominciano a soffrirne la carenza. Non sono previsti al momento punti di tamponi all’aperto come nei mesi bui della pandemia.

Di fatto, la recrudescenza del Covid non allarma ma frena il ritorno dei reparti ospedalieri alla piena normalità. I casi positivi vanno isolati, nell’ala senese della Asl è stata riaperta la terapia intensiva Covid, ad Arezzo ancora no. Un quadro in piena evoluzione e che torna appeso ai report dei contagi. Proprio i report che hanno scandito la nostra vita per due anni e misurato l’andamento dei contagi. Oggi, siamo lontani da quei numeri e tuttavia c’è uno stato di allerta che invita alla prudenza.

Non solo: tenere alta la soglia dell’attenzione sui comportamenti da tenere nelle relazioni sociali è già un passo importante sulla strada della prevenzione. Prima barriera all’avanzata del virus, che già corre a livello mondiale.

Qui l’avanzata è sotto controllo ma basta poco per tornare a ciò che abbiamo già vissuto. Da questo punto di vista, la memoria è la migliore consigliera.

Lucia Bigozzi