
A prova di bambino
Arezzom 13 marzo 2020 - «Cari bambini il sindaco Filippo vi ha chiamato per telefono per dirvi che per un po’ di giorni dovrete rimanere a casa senza poter uscire»: inizia così il video cartone che sindaco e giunta di Bibbiena, insieme all’ufficio stampa, hanno realizzato per spiegare ai bambini della scuola Primaria cosa è la quarantena.
Un‘idea nuova, bella ed importante, per far capire ai più piccoli che quello che stanno vivendo in questi giorni non è una prigionia e neanche una cosa brutta, ma una missione speciale che serve a tutelare la salute dei nonni e di altre persone fragili che abbiamo accanto.
Un video che in poco tempo ha già avuto 8067 visualizzazioni e ben 100 condivisioni, da dedicare non solo ai 231 alunni dell’istituto bibbienese in quarantena dopo la positività di una maestra, ma anche a tutti i bimbi che si trovano nelle loro case a causa dell’emergenza covid-19.
«Nel giorno in cui è emersa l’emergenza e nelle ore immediatamente successive alla stessa, abbiamo dovuto dare dei numeri, di bambini messi in isolamento preventivo, numeri delle ordinanze fatte – spiega il sindaco Filippo Vagnoli – ma dietro ai numeri ci sono delle persone: ci sono quei bambini, le loro preoccupazioni, i loro volti e ci sono tanti genitori e familiari.
Per questo motivo ci sembrava doveroso, oltre l’emergenza e la gestione della stessa, dare un contributo diverso che andasse nella direzione di un prendersi cura dell’individuo nella sua interezza e nelle sue emozioni. Abbiamo così realizzato questo video cartone per spiegare alcune cose ai bambini ma soprattutto per dire loro che noi ci siamo e che facciamo il tifo per loro».
Nel cartone, oltre ad informazioni pratiche su come comportarsi e su come lavarsi le mani, si cerca di spiegare ai più piccoli cos’è la quarantena, perché i bimbi devono passare alcuni giorni in casa e perché è importante aiutarsi e rispettare le regole, ma soprattutto ci racconta che sono loro i veri eroi di questa storia, i piccoli aiutanti del sindaco Filippo e di tutti i dottori e scienziati che stanno cercando con tutte le forze di combattere quel «brutto mostriciattolo malefico».
Un messaggio di positività e vicinanza che arriva in un periodo in cui proprio ai bambini mancano sempre di più le uscite con gli amici, i giochi all’aria aperta e le corse nel parco. «In questi momenti oltre alle cose pratiche c’è bisogno di umanità – conclude il primo cittadino – non possiamo dimenticarci delle emozioni e dei dolori, delle paure e delle speranze. Non dobbiamo smettere di essere uomini e occuparsi con tenerezza e solidarietà di chi ci è vicino».