LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Vip in campo per Strasburgo. La corsa a ostacoli di Ghinelli. Idea Boldrini, tandem Casini

Lo scacchiere dei possibili candidati. Primo giorno di campagna per il sindaco di Arezzo. L’ipotesi della parlamentare dem in Europa aprirebbe le porte di Montecitorio alla sindaca dem.

Sindaci globetrotter. Un’istantanea della corsa in Europa e nella Cicoscrizione Centro. Sindaci globetrotter già in movimento sullo scacchiere che si va componendo; profilo sul quale puntano partiti e schieramenti. Schema bipartisan. Alessandro Ghinelli da Arezzo, Dario Nardella da Firenze, Matteo Ricci da Pesaro sono alcuni degli uomini con la fascia tricolore in scadenza pronti ad un’altra prova. Partiti col radar puntato sull’area moderata, per allargare la platea del consenso, ma anche sull’esperienza di amministratori con una carta di identità - politica - forgiata alla scuola del civismo. È ciò che incarna dal 2015 il sindaco di Arezzo e ora rivendica nel primo giorno da candidato alle europee come indipendente nella lista che, non a caso, Forza Italia sta cucendo insieme a Noi Moderati.

Un rassemblement che trova nei sindaci una rappresentanza territoriale molto marcata, e dunque, un rapporto più diretto con gli elettori. Del resto, la partita vera si gioca sulle preferenze, voti da conquistare in una sorta di "porta a porta" in giro per quattro regioni; con il Lazio a fare la parte del leone. Per ora Ghinelli è l’unico big aretino che avvia una campagna elettorale durissima. Lui lo sa e, forse con un pizzico di scaramanzia, descrive la candidatura al servizio di un "progetto per il governo dell’Europa che nei prossimi cinque anni sarà a guida Ppe" e di "valori che Forza Italia esprime e ai quali aderisco". Insieme a Claudio Scajola che ha lanciato l’adesione dei movimenti civici alla lista centrista e al sindaco di Venezia Luigi Brugnaro "sarò il terzo firmatario di un documento nel quale i sindaci civici si riconoscono", spiega Ghinelli.

Sa bene che si tratta di "una sfida difficile ma per carattere non ho mai fatto cose facili, quindi mi ci immergo". E sa pure che la partita la decidono i voti raccolti, uno a uno, sul campo e in questo caso un campo larghissimo, dalla Toscana all’Umbria passando per Marche e Lazio.

Migliaia di chilometri da macinare in un mese e per di più in territori dove portare un modello di governo e un’idea di Europa cercando l’appeal con elettori ai quali ci si presenta per la prima volta. Tuttavia Ghinelli sa che la Toscana è la regione nella quale "investire" di più la cifra di una candidatura che arriva dai territori con il plus di "un lavoro concreto in Europa per Arezzo al quale ho dedicato gli ultimi anni del mio secondo mandato da sindaco". Il riferimento corre al programma Eurocities: "Ha permesso alla città di guadagnare una posizione in Europa che dieci anni fa non aveva", argomenta. Basterà per tagliare il nastro del traguardo a Strasburgo? Vedremo. Di sicuro Ghinelli dovrà vedersela con alcuni dei nomi forti sul tappeto del centro: Renzi e la Bonino per Italia Viva e più Europa, la robusta ipotesi Vannacci per la Lega, D’Amato per Calenda e la ridda Pd: oltre Nardella anche Zingaretti e Matteo Ricci. Intanto nella rosa delle candidatura per la Circoscrizione Centro, le ipotesi al vaglio dei partitisi concentrano su opzioni ancora da definire ma comunque sul tavolo. Nelle fila di Fratelli d’Italia resta da sciogliere il nodo della capolistura che andrà a Giorgia Meloni se deciderà di scendere in campo. E nel ventaglio delle ipotesi avanza anche il nome della sorella Arianna Meloni, plenipotenziaria del partito.

Tra i toscani, la corsa di Francesco Torselli è ai nastri di partenza, mentre nei ranghi di Forza Italia, Alessandro Ghinelli dovrà vedersela anche con Jacopo Ferri, figlio dell’ex ministro dei 110 all’ora, campione di preferenze.

Nello scacchiere della Lega al momento non c’è una casella "aretina" e vale anche per il Pd, pure se da mesi circola l’idea di candidatura per la parlamentare Laura Boldrini (eletta nel collegio aretino). Orizzonte ancora nebuloso. La "nomination" di Boldrini a Strasburgo spalancherebbe le porte di Montecitorio alla sindaca dem Roberta Casini in corsa per il terzo mandato. Da Lucignano a Roma, con furore. Intanto Ghinelli lancia la cavalcata a ostacoli verso l’Europa.