GAIA PAPI
Cronaca

Violenza dall’esorcista. Baciato e palpeggiato per scacciare il diavolo. Scatta la condanna

Si fingeva avvocato, chiamato per liberare le vittime dal maligno. Carezze proibite su un ragazzo di venti anni quasi sotto ipnosi. Due anni di pena e interdizione perenne, richiesta di lavori utili. .

Violenza dall’esorcista. Baciato e palpeggiato per scacciare il diavolo. Scatta la condanna

Violenza dall’esorcista. Baciato e palpeggiato per scacciare il diavolo. Scatta la condanna

"Una punizione è stata data. Che sia da monito". La punizione di cui parla l’avvocatessa Giulia Castellani del foro di Prato, è una sentenza di condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione che il collegio, presieduto dal giudice Anna Maria Loprete, ha emesso nei confronti di un quarantenne accusato di violenza sessuale. Lui, che si fingeva avvocato del Tribunale Apostolico della Rota Romana, era conosciuto per le sue capacità di allontanare presenze negative e demoniache. Persone alle quali, purtroppo spesso, chi è in difficoltà si rivolge. È quanto accaduto anche alla famiglia di un ventenne del Valdarno. Chi conosceva l’uomo gli attribuiva poteri "particolari": "Durante le preghiere - hanno raccontato in aula i testimoni - allontanava la negatività, il maligno e toglieva le legature". A lui, nell’ottobre 2021, la famiglia valdarnese si era rivolta per aiutare il figlio ad affrontare un momento di forte fragilità. "Sei vittima di una legatura" gli avrebbe detto l’uomo e per neutralizzarla era necessario pregare. E così la famiglia lo invita a casa propria per trascorrere due giorni di preghiera. Invece in quelle lunghe ore succede l’inaspettato. Il giovane poi racconterà di aver subito un abuso. Avrebbe ricevuto baci e abbracci "con finalità erotica", fino ad arrivare a palpate all’addome e ai genitali da parte del fantomatico avvocato. Poi, a un’amica racconta "di essere stato bloccato, come se fosse ipnotizzato, e di non essere riuscito a muoversi", come la ragazza ripete in aula.

Accuse sempre rigettate dal 40enne che in aula ha parlato di un bacio in fronte al giovane, in modo affettuoso, non erotico. La vicenda processuale inizia nel 2022, il 40enne è accusato di violenza sessuale. Nel novembre 2023 il giudice modifica il capo di imputazione, con l’aggravante di aver commesso il fatto con "abuso di ospitalità", quella offerta dalla famiglia del giovane. La Pm Chiara Pistolesi ha chiesto una condanna a due anni e 6 mesi di reclusione. Dopo un’ora di camera di consiglio, il collegio - presieduto dal giudice Anna Maria Loprete e a latere Elena Pisto e Michele Nisticò - si è pronunciato con una condanna a 2 anni e 4 mesi e al pagamento di 10mila euro di danni, oltre all’interdizione perpetua dagli uffici di tutela e curatela, e temporanea da quelli pubblici.

L’avvocato del 40enne presenterà un’istanza per l’accesso nai lavori di pubblica utilità. Mentre l’avvocatessa Castellani commenta: "Siamo molto soddisfatti perchè il mio assistito, dopo un periodo di sofferenza, si era deciso a denunciare affinché fosse un monito per altre persone. Dopo quella denuncia il parroco valdarnese ha inviato una comunicazione alla diocesi e al vescovo affinchè venisse fatta molta attenzione al quarantenne e alle sue capacità di raggiro".