
Via degli Urbini, tra San Giovanni e Figline Valdarno
Arezzo, 25 ottobre 2017 - Sono iniziati questa mattina i lavori di manutenzione straordinaria in via degli Urbini, arteria condivisa tra i Comuni di Figline e Incisa Valdarno e di Castelfranco Piandiscò. I due enti comparteciperanno economicamente in parti uguali alla realizzazione degli interventi, come previsto dall’accordo di programma siglato lo scorso marzo dai due sindaci. Le operazioni saranno dirette dal Comune di Figline e Incisa Valdarno e avranno una durata di dieci giorni. La ditta incaricata, nello specifico, provvederà alla bitumatura dell’intero manto stradale e nella realizzazione di attraversamenti pedonali rialzati, come richiesto espressamente dai cittadini, che hanno più volte segnalato la necessità di mettere in sicurezza quella strada sulla quale, dopo l’apertura dell’ultimo tratto aretino della Variante alla SR69, è aumentato il volume del traffico.
Naturalmente non mancano modifiche consistenti alla circolazione. Per consentire il corretto svolgimento degli interventi, fino alla chiusura dei cantieri, fissata per il 6 novembre, l’accesso alla strada sarà consentito solo ai residenti, che potranno passare dall’ingresso dal lato figlinese di via degli Urbini. L’altro accesso (lato San Giovanni), invece, rimarrà chiuso per tutta la durata dei lavori. Inoltre, sarà istituito il divieto di sosta e di transito nel tratto compreso tra il ponte del Bernini sul torrente Faella fino al confine comunale con San Giovanni Valdarno in orario 8-18.
Quella di via degli Urbini è una questione spinosa. I residenti, nel febbraio scorso, inviarono una lettera agli assessori ai lavori pubblici delle due amministrazioni interessate, Figline Incisa e Castelfranco Piandiscò denunciando il fatto che l’apertura del nuovo svincolo a Santa Maria aveva portato, come prevedibile, ad un notevole incremento del traffico su un nastro d’asfalto che presentava già in precedenza alcuni disagi, considerato il passaggio costante di automobili, camion, moto, bici, podisti, nonché l’attraversamento di ungulati e di numerosi volatili. In zona infatti c’è una riserva di caccia di fagiani. Una situazione complicata, per la quale i cittadini hanno chiesto a più riprese interventi di messa in sicurezza, chiedendo anche di essere coinvolti maggiormente nelle decisioni che saranno adottate in futuro dai comuni coinvolti. Adesso, finalmente, siamo ad un punto di svolta.