
I balestrieri Maringola e Meattini con il maestro d’armi. Tattanelli
Un altro lungo e sofferto digiuno è stato rotto. Dopo quindici anni torna a vincere la verretta d’oro della Giostra dell’Archidado il quintiere di San Marco e Poggio. Sono stati i balestrieri Beniamino Maringola e Luca Meattini con il supporto del maestro d’armi Alberto Tattanelli a portare al successo i rosso verdi, per altro quartier generale anche del cantante Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti che vive proprio nel cuore del rione. Una vittoria conquistata con 14 punti totali: due i 4 totalizzati dal balestriere Meattini e due tiri da 3 punti per il balestriere Maringola.
Tanto è bastato all’inossidabile coppia, di nuovo insieme in piazza Signorelli, per arrivare al bel risultato. "Dopo i problemi che abbiamo avuto lo scorso anno con le verrette di tiro che ci avevano penalizzato, finalmente siamo riusciti a vincere - confermano visibilmente emozionati i due balestrieri di San Marco. Per Maringola la vittoria è tutta da dedicare alle donne del Rione "che con abnegazione e passione hanno lavorato anche di notte nonostante i mille impegni per rendere anche la nostra sfilata degna di nota".
Meattini abbraccia la moglie e con gli occhi rossi dedica a lei questo successo. Una gara combattuta. La classifica vede appena dietro di un punto, a pari merito, il rione di Peccioverardi con la coppia bianco gialla composta da Carlo Maria Cavalli e Marco Cini e quello di Santa Maria con i balestrieri Matteo Pelucchini e Andrea Petrucci. Terzi i grandi favoriti di quest’anno, ovvero il rione di Sant’ Andrea, detentori dell’albo d’oro con 13 vittorie. I balestrieri Marco Ferranti e Paolo Pepe non sono riusciti ad andare oltre i 12 punti con l’ultimo tiro da 1 punto che ha determinato lo slittamento in classifica. Fanalino di coda con 11 punti il rione di San Vincenzo con i balestrieri Daniele Faralli e Paolo Petrucci che si era aggiudicato la giostra dello scorso anno.
La festa del rione di San Marco e Poggio è proseguita sfilando per le vie e le piazze principali di Cortona, sotto gli applausi dei rionali e di tutti gli spettatori. Poi il Te Deum nel Duomo cittadino. E ancora brindisi e cori durante la cena. Una giostra applaudita, come sempre, da un folto pubblico, soprattutto di turisti stranieri che in questi giorni affollano la città e che rimangono affascinati dal folclore della manifestazione. Lunga la maratona di appuntamenti che ha portato alla giornata finale di ieri. Tra i momenti più applauditi la riproposizione storica, in notturna, del matrimonio che si svolse nel 1397 tra il rampollo cortonese Francesco Casali e la nobildonna senese Antonia Salimbeni evento da cui tutta la giostra prende ispirazione.
A raccogliere meritati applausi soprattutto le esibizioni del gruppo storico musici e sbandieratori città di Cortona che hanno dato prova delle loro abilità con numerosi spettacoli. Oltre 250 i figuranti che hanno preso parte alla manifestazione.