SONIA FARDELLI
Cronaca

Vedovini fa lo psicologo: "La mentalità vincente conta quanto la tecnica"

L’ex giostratore biancoverde al debutto da allenatore di Porta del Foro "Parsi e Rossi sono fortissimi, cerco di trasmettergli la mia esperienza".

Vedovini fa lo psicologo: "La mentalità vincente conta quanto la tecnica"

Vedovini fa lo psicologo: "La mentalità vincente conta quanto la tecnica"

Enrico Vedovini, con 40 giostre disputate e 12 lance d’oro vinte per Sant’Andrea, si trova perfettamente a suo agio a Porta del Foro, il suo nuovo quartiere. Anche se i compiti che gli sono stati assegnati non sono certo facili. far diventare due campioni della lizza i pur bravi giostratori Davide Parsi e Francesco Rossi, anche lui proveniente dai biancoverdi. Quel ragazzo che alle scuderie di Peneto lo seguiva passo a passo, tanto da vedersi dare il soprannome di Tallurino.

Adesso lavorano insieme a Petrognano con tanto impegno e voglia di far cambiare rotta al quartiere della Chimera. Con due titolari che forse hanno bisogno solo di essere aiutati da un professionista.

"Davide Parsi e Francesco Rossi sono due buoni giostratori - esordisce Enrico Vedovini - a casa e nelle prove in Piazza Grande sono bravissimi. In Giostra le cose cambiano. Bisogna riuscire a far cambiare loro mentalità. A loro difesa va detto che hanno cambiato molto spesso allenatore".

Vedovini, come si trasformano due buoni giostratori in campioni della lizza?

"Si trasformano con i consigli giusti e con un metodo preciso di allenamento e preparazione. Io ho sempre adottato quello e con me ha funzionato. Spero di riuscire a trasmetterlo anche a loro. Fondamentale è poi l’aiuto che può darci tutto il quartiere. Ci devono far lavorare con serenità per far sì che tutti i giostratori riescano ad esprimersi al meglio".

Allenamenti a cavallo e ogni tanto un bel tiro sul Buratto, ma allora Vedovini è ancora un giostratore da 5?

"Questo non mi interessa più. Mi interessa che giostratori da cinque diventino i miei allievi. Ancora monto regolarmente a cavallo, soprattutto se c’è da sistemare qualche soggetto. Penso che sia fondamentale per un allenatore salire in sella per conoscere meglio i soggetti che ha a disposizione".

Dunque Vedovini non torna a giostrare?

"Sono scelte che ho già fatto al momento che ho accettato il ruolo di allenatore. Tornare a giostrare non mi interessa e non lo farò. Adesso mi voglio concentrare nella preparazione di Davide Parsi e Francesco Rossi e delle riserve Matteo Vitellozzi, Niccolò Scarpini, Elia Parsi e Edoardo Falchetti".

I figli come hanno accettato questo nuovo incarico di allenatore a Porta del Foro, dopo aver giostrato per anni a Sant’Andrea?

"I miei figli, come tutti i ragazzi, hanno i loro divertimenti e le loro amicizie. E non devono certo curarsi e farsi problemi per quello che fa il babbo".

Ma almeno uno diventerà giostratore?

"L’unico che va a cavallo è Giulio ed ha una grande passione. Se vuole può avere tutto quello che gli serve per andare avanti: ha disposizione tutti i miei cavalli, me come allenatore nel tempo libero ed Andrea Vernaccini che lo segue molto bene. Sta a lui però decidere se vuol diventare un giostratore. Ha solo 15 anni e a quell’età parte un treno ogni giorno".