LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Valentina, stella firmata Baudo: "Restò folgorato da mia sorella". Poi la morte a 29 anni in auto

Giovagnini tra gli ultimi talenti scoperti da Pippo: quel regalo alla Tenco "L’anno dopo le trovò un tenore per il suo pezzo. E la volle a Domenica In" .

Valentina Giovagnini sul palco dell’Ariston nel 2002 accanto a Pippo Baudo

Valentina Giovagnini sul palco dell’Ariston nel 2002 accanto a Pippo Baudo

"Baudo rimase folgorato da Valentina, la sua posa scenica, il carisma, L’originalità della sua musica". Nel giorno dell’ultimo saluto al Pippo nazionale, Benedetta Giovagnini riallaccia i fili di un legame professionale forte tra la sorella Valentina e il suo "mèntore". È stato lui nel 2002 a scoprire il talento della cantautrice aretina e a volerla sul palco del Sanremo, nel festival che la lanciò tra le giovani promesse. "Il passo silenzioso della neve" è il brano scritto con Vincenzo Incenzo e Davide Pinelli: arrivò secondo per soli 21 punti dietro ad Anna Tatangelo, ottenendo tutti 9 e 10 dalla giuria di qualità. Il brano conquistò il premio per il Miglior arrangiamento e successivamente il quattordicesimo posto nella classifica dei singoli. "Valentina inviò il suo provino e venne chiamata. Rientrò tra i trenta finalisti, un’escalation inaspettata per lei. Baudo rimase colpito, dalla canzone, tuttora attuale, e dal suo modo di comunicare, Valentina aveva uno sguardo magnetico. Di lì a poco si gettò a capofitto nella preparazione del suo primo album che doveva accompagnare il singolo: lo realizzò insieme a Vincenzo Incenzo e Davide Pinelli in un mese, trasferendosi a Roma, lontano da casa e dal suo paese". Il luogo della radici, Pozzo, un borgo della Valdichiana da dove era iniziato il cammino di Valentina. Che in breve tempo dopo il debutto a Sanremo la portò in Tv. "Pippo Baudo la volle a Domenica In. Al Festivalbar fu l’unica artista a partecipare tra le giovani promesse di Sanremo", rievoca Valentina. Un cammino spezzato nel 2009 da un incidente stradale che le ha rubato la vita. Benedetta, artista pure lei, custodisce la memoria della sorella alla quale ha intitolato la sua scuola di musica a Castiglion Fiorentino. E a Pozzo, il ricordo di Valentina si rinnova nelle tante iniziative nel suo nome. C’è un aneddoto che Benedetta rivela: "In occasione della prima serata di Sanremo dedicata ai giovani, Baudo le assegnò un pezzo di Tenco, “Vedrai, vedrai...”. Ma il giorno prima lo cambiarono perchè era talmente importante che temevano potesse avvantaggiarla nella gara. Così le assegnarono “La prima cosa bella”, cantata dai Ricchi e Poveri. Lei si ritrovò con una canzone che non conosceva. Ma imparò in un pomeriggio. Lei studiava moltissimo perchè amava il suo lavoro". Il filo con Baudo non si spezza nemmeno quando Valentina non riesce a bissare Sanremo, nel 2003. "Si presentò ai provini con il brano L’amore non ha fine, prevedeva il duetto con un tenore. Baudo era talmente interessato al talento di Valentina che fu lui a individuare il tenore, era un allievo di Katia Ricciarelli. Quel brano non passò ma ricordo che Valentina era molto felice per la sua carriera artistica".