
Nella mattinata del 17 luglio i militari si sono precipitati a Castel San Niccolò dove era in corso una manovra di rianimazione del 118 di un uomo di 43 anni in fin di vita. I. l personale del 118 aveva provveduto a fare all’uomo un massaggio cardiaco
di Sonia Fardelli
I carabinieri hanno fatto luce sull’overdose di metà luglio, che ha fatto finire in ospedale in gravissime condizioni un uomo di 43 anni. Sembra che sia stato un suo amico, un 35enne anche lui casentinese, a cedere la droga che poi ha provocato l’overdose e che questo sia poi fuggito senza soccorrere il malcapitato. Sono stati i carabinieri di Bibbiena, coordinati dal comandante Domenico Gaudio, dopo meticolose indagini, a ricostruire la vicenda. Nella mattinata del 17 luglio i militari si sono precipitati a dove era in corso una manovra di rianimazione del 118 di un uomo di 43 anni in fin di vita. Il personale del 118 ha provveduto a fare all’uomo un massaggio cardiaco con somministrazione di adrenalina ed utilizzo del defibrillatore. Manovra che ha fatto riprendere l’attività cardiaca. L’uomo è stato subito dopo trasportato in ospedale dove è sttao affidato alle cure dei mesi e dopo alcuni giorni si è ripreso. Da ulteriori accertamenti è emerso che il malore era dovuto all’uso di stupefacenti e questo ha fatto scattare le indagini dei carabinieri. I carabinieri di Strada in Casentino, coordinati dalla compagnia di Bibbiena, hanno ricostruito, passo dopo passo, i tasselli della vicenda ed hanno raccolto elementi relativi alla cessione della dose di droga che aveva rischiato di provocare la morte del 43enne casentinese. Sono state ricostruite così le ore precedenti l’overdose. I due amici sono usciti insieme. Ed il più giovane ha ceduto dose di eroina, che il 43enne si è subito iniettata. Poi malore e l’arresto cardiaco. Il giovane che aveva dato la dose, probabilmente impaurito da quanto accaduto, è fuggito senza chiamare i soccorsi. Questi sono arrivati più tardi, chiamati dai familiari dell’uomo in overdose, avvisati dal 35enne.
È stato denunciato il 35enne per cessione di sostanze stupefacenti, lesioni come conseguenza di altro delitto e omissione di soccorso. Spetta adesso all’autorità giudiziaria stabilire le esatte responsabilità dell’uomo nella vicenda legata all’overdose.