SONIA FARDELLI
Cronaca

Una voce ferma la piazza. L’araldo: "L’emozione più grande è all’inizio"

Francesco Sebastiano Chiericoni racconta i suoi 11 anni sulla lizza "La cosa più bella del ruolo? La gratitudine e l’affetto dalla gente".

Francesco Sebastiano Chiericoni, 51 anni, avvocato, padre di due figli è dal 2014 l’Araldo della Giostra del Saracino, dopo aver fatto una lunga gavetta dal 1999 come vice nelle Prove Generali di suo padre Gianfrancesco che gli ha insegnato tutti i trucchi di questo particolare e difficile mestiere.

Che tono di voce usare e soprattutto come riuscire a restare sempre concentrato e non lasciarsi prendere dall’emozione, Un’importante tradizione di famiglia e una lunga carriera che gli sono valse l’affetto e la stima di tutti gli aretini, che spesso lo fermano e si congratulano con lui.

Vita da Araldo: pro e contro? "Di contro non ce n’è davvero alcuno. Quello dell’Araldo è un ruolo importante e gratificante per chi come me ama la Giostra ed ha dedicato a questa manifestazione tutta la sua vita. Anche i piccoli sacrifici che si devono fare prima della Giostra, diventano poi piacevoli grazie a questo attaccamento. Il vantaggio più grande è che questo ruolo mi ha fatto avere tanta gratitudine e tanto affetto dalla gente. E questo è davvero bellissimo".

Il momento più bello della sfilata? "Il corteo storico è tutto bello ed emozionante. Quello che mi colpisce sempre di più sono comunque gli occhi dei bambini: il modo in cui ti guardano è davvero emozionante. Trasmettono tanto calore. Poi ci sono quattro punti della sfilata che ogni volta che ci passo mi fanno emozionare. Dove i tifosi di ogni quartiere si radunano e senti tutto il loro attaccamento alla Giostra e ai loro colori: alle mura vicino al Duomo, alla Pieve, in san Michele e ai Portici di via Roma".

Qual è l’attimo più bello della Giostra per l’Araldo? "Per me è l’incipit iniziale. Quando scendo da cavallo, prendo il microfono e annuncio: s’insedia la magistratura della Giostra. E’ il segnale che la manifestazione inizia. E come per magia scompare tutta la fatica fatta per arrivare fino a lì. E da lì in poi è davvero Giostra. Per me è un attimo bellissimo, anche se poi sono tanti i momenti belli ed emozionanti della manifestazione".

L’annuncio più bello fatto in tutti questi tanti anni da Araldo? "Quello del 5 messo a segno da Elia Cicerchia nella Giostra di settembre del 2022. Un cinque pieno, senza sbaffature, che non aveva nemmeno bisogno del mio annuncio. Ma Elia aveva perso da poco la mamma. Era comunque salito a cavallo e aveva giostrato. Il mio annuncio voleva sottolineare la sua bravura, ma anche la sua grande emotività. Ho evitato la consueta pausa ed ho proprio gridato il punteggio. Non è che mi piaceva il suo cinque più di tanti altri, che sono sempre belli ed emozionanti. Era il contesto difficilissimo in cui era stato messo a segno il punteggio che volevo sottolineare".