LAURA LUCENTE
Cronaca

Una strada dedicata a don Tanganelli. Le mozioni approvate

Tre mozioni approvate con voto unanime nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Castiglion Fiorentino: due presentate dal gruppo di maggioranza...

Tre mozioni approvate con voto unanime nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Castiglion Fiorentino: due presentate dal gruppo di maggioranza...

Tre mozioni approvate con voto unanime nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Castiglion Fiorentino: due presentate dal gruppo di maggioranza...

Tre mozioni approvate con voto unanime nel corso dell’ultimo Consiglio comunale di Castiglion Fiorentino: due presentate dal gruppo di maggioranza "Libera Castiglioni" e una dal gruppo di opposizione "Rinascimento Castiglionese". Convergenza politica che ha visto le forze consiliari condividere tematiche di rilevanza per la comunità locale e per l’interesse nazionale.

La prima mozione, proposta da "Rinascimento Castiglionese", riguarda l’intitolazione di una strada a don Carlo Tanganelli, figura chiave nella storia del territorio castiglionese. Nato a Montecchio Vesponi nel 1890 e ordinato sacerdote nel 1914, don Carlo fu protagonista nella formazione giovanile e nella resistenza al regime fascista, collaborando con il vescovo Mignone al salvataggio di ebrei e dissidenti politici. Dopo la guerra, si dedicò all’attività educativa e associativa, diventando assistente provinciale delle ACLI fino al 1959. La mozione approvata riconosce il suo impegno per la libertà, la fede e la coesione sociale come patrimonio morale da tramandare.

Le altre due mozioni, presentate da "Libera Castiglioni", toccano temi attuali e urgenti. La prima chiede l’apertura nei fine settimana dei reparti di Ortopedia e Chirurgia dell’ospedale della Fratta, con l’obiettivo di migliorare la risposta sanitaria anche nei giorni festivi. Una richiesta che si inserisce nel dibattito più ampio sulla sanità territoriale e sull’equità dell’accesso alle cure.

La seconda mozione riguarda invece il sostegno al comparto agricolo italiano nel contesto della riforma della Politica Agricola Comune (PAC) post-2027. Il testo chiede che le istituzioni locali si facciano promotrici di una nuova visione della PAC, che riconosca il valore strategico dell’agricoltura per la sostenibilità, la sicurezza alimentare e la coesione territoriale.