
L’ambulanza della Misericordia con a bordo tre persone pressata dallo schianto con il tir
Una moquette rossa, farà da cuscino alle bare portate a spalla. Attraverseranno la grande piazza, sfileranno davanti a duemila persone in arrivo da mezza Italia. Maxischermi, isole verdi, corridoi di sicurezza: tutto in piazza Prosperi, poco distante dal palazzetto dello sport. L’ultimo abbraccio di Terranuova a Gianni Trappolini, Giulia Santoni e Franco Lovari, morti nell’ambulanza schiacciata tra due tir nel tratto aretino dell’Autosole. La procura ha disposto l’autopsia sulle salme che sarà eseguita oggi all’istituto di Medicina legale di Siena dall’equipe del professor Gabbrielli. Un accertamento ulteriore a disposizione del magistrato titolare dell’inchiesta, Francesca Eva, per mettere in ordine ogni tassello del mosaico da ricostruire. L’ipotesi di reato è omicidio stradale plurimo: indagato l’autista del Tir piombato sulla colonna di veicoli che procedevano in marcia rallentata lungo la corsia nord. Ha 57 anni originario del nord, lavorava per una ditta di trasporto umbra. È ricoverato all’ospedale di Careggi, non è in pericolo di vita ed è probabile che nei prossimi giorni venga sentito dagli investigatori. Avrebbe saputo solo ieri della tragedia e della morte di tre persone. Una notizia sconvolgente che gli ha provocato un malore.
Indagini a ritmo serrato: sotto la lente, la scatola nera del Tir e i rilievi sui due camion posti sotto sequestro. Da quanto filtra, sembra che il camionista fosse in regola con la tabella di marcia dei turni di lavoro e di riposo. Nessun surplus, insomma. Da Careggi si attende l’esito degli esami tossicologici per verificare le condizioni psico-fisiche dell’autista al momento dello schianto, come pure gli accertamenti sul suo telefonino. Ma è presto per trarre conclusioni, perchè l’inchiesta sta entrando nella sua fase più delicata: capire cosa realmente sia accaduto nello spazio pochi istanti, alle 11.09 di quel dannato lunedi di agosto. Un malore improvviso, una distrazione al volante, o uno stato psico-fisico alterato? Sono gli interrogativi sui quali in queste ore si concentra il lavoro degli investigatori.
Intanto Terranuova è un paese listato a lutto: dalle vetrine dei negozi, ai palazzi istituzionali, sopratutto silenzio, nessuna voglia di parlare. È come se fosse piombata una cappa di silenzio, che dà voce al dolore di una intera comunità. I funerali sono fissati per sabato mattina alle 10 ma la cerimonia potrebbe slittare di un giorno (domenica mattina alla stessa ora) nel caso in cui l’autopsia non terminasse entro la giornata ma fosse necessario un prolungamento a venerdì. Nella piazza sono attese migliaia di persone: è annunciata la presenza di un ministro in rappresentanza del governo, ci sarà il governatore toscano Giani insieme a tutti i consiglieri regionali, i sindaci del Valdarno e le rappresentanze delle Misericordie e di tutte le associazioni di volontariato.
La grande famiglia dei soccorritori si unisce al dolore della Confraternita di Terranuova che perde un "veterano" del soccorso, come Gianni Trappolini, e una "matricola": Giulia, i suoi 23 anni, le idee già chiare sul futuro che stava costruendo. La laurea in scienze infermieristiche, (studiava a Firenze) e il servizio in Misericordia: lei aveva deciso di vivere l’esperienza proprio tra gli uomini e le donne in divisa azzurra e due giorni prima di morire aveva chiesto al governatore Patrizio Italiano, di intensificare il suo servizio. Volontaria come la mamma Caterina ora straziata dal dolore.
I funerali di Franco Lovari saranno celebrati a Campogialli, sabato pomeriggio (o domenica). Sono morti insieme, nell’ultimo viaggio della speranza.