È una prigione di sofferenza che solo il perdono può tentare di aprire. L’incontro di stasera a Pratovecchio tra Agnese Moro e due carnefici di suo padre Aldo, statista ucciso nel 1978, ci interroga sulla violenza che ha caratterizzato una stagione e se possa ferire solo chi la subisce o anche coloro che ne sono stati responsabili. È chiaro che le condanne dei tribunali non bastino a dare giustizia alle vittime per questo perdonare non significa semplicemente cancellare e dimenticare. Gli anni Settanta per chi li ha vissuti soprattutto in una grande città sono fatti di tensioni fortissime, perquisizioni, un clima di violenza diffusa. Per questo l’incontro organizzato nel monastero domenicano può essere un’occasione di riflessione perché in futuro non si ricada negli stessi errori.
f.d’a.