Una pianta aliena infesta il torrente

E’ definita il "Poligono del Giappone" e minaccia i fiumi e la biodiversità. Il caso di Faella

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Si chiama Poligono del Giappone la pianta aliena che minaccia i fiumi e la biodiversità. Come il pesce siluro per la fauna, l’arbusto sbarcato da una decina di anni nel comprensorio infesta ormai una dozzina di chilometri di sponde soprattutto del torrente Faella nel comune di Castelfranco Piandiscò. Il nome scientifico è Reynoutria japonica, erbacea originaria dell’Asia orientale, e ha una capacità di propagarsi che preoccupa anche sotto il profilo della funzionalità idraulica. "La manutenzione ordinaria del corso d’acqua – ha spiegato l’ingegnere Beatrice Lanusini, referente di area del settore difesa idrogeologica del Consorzio 2 Alto Valdarno – deve tenere conto della presenza diffusa dell’infestante che ha colonizzato in larga parte le sponde e tende ad espandersi abbracciando sempre nuovi spazi. Per contenerne la diffusione, la strategia che si è dimostrata più efficace è ritardarne lo sfalcio alla fine della stagione vegetativa. Per questo, nei punti dove è presente, la manutenzione ordinaria è rinviata a dicembre".

E l’ingegnere Eleonora Petti dell’Unione dei Comuni del Pratomagno, che esegue gli interventi per l’ente consortile, ricorda come l’espansione della pianta sia pericolosa perché favorisce l’erosione del suolo e può compromettere la stabilità degli argini, mentre la presidente del Cb2 Serena Stefani ha sottolineato che l’impegno del Consorzio è massimo anche nel contenimento delle piante aliene, un autentico pericolo per la sicurezza e la conservazione dell’habitat: "In questa lotta alle specie aliene – ha concluso – abbiamo bisogno del contributo e del coinvolgimento di tutti. Pensiamo che il percorso potrà essere facilitato attivando il Contratto di Fiume, strumento di partecipazione diretta".