FEDERICO D’ASCOLI
Cronaca

Una paralisi della sanità che va evitata

La Legge di Bilancio prevede tagli alle pensioni per chi ha iniziato a lavorare prima del 1996. Un medico perderà 1961€/anno, una funzionaria 3256€, un'infermiera 946€ e un dipendente comunale 508€. Una stretta che rischia di svuotare ospedali e Pronto soccorso già in difficoltà.

Un medico dovrà rinunciare a 1961 euro l’anno se vuole uscire dal lavoro a 62 anni con 42 anni e dieci mesi di contributi. Per una funzionaria di cancelleria il taglio è più ampio: si parla addirittura di 3256 euro in meno. Mentre un’infermiera ne perderebbe 946 e un dipendente comunale 508. È l’effetto del taglio delle pensioni per le categorie che hanno iniziato a lavorare prima del 1996 e sui cui i sindacati aretini lanciano l’allarme. Una stretta stabilita dalla Legge di Bilancio su cui dovrebbe esserci una parziale marcia indietro del governo per evitare una corsa ai pensionamenti che svuoterebbe ospedali e uffici. Sarebbe una mazzata per ospedali e Pronto soccorsi già in grave difficoltà.