
Daniele Piccini (nella foto), biturgense e professore all’Università per Stranieri di Perugia, ha da poco pubblicato una monografia sul poeta fiorentino Mario Luzi, edita da Salerno Editrice e intitolata semplicemente "Luzi". Il libro si compone di varie parti, tra cui un capitolo che ricostruisce accuratamente la vita e la produzione del poeta, già cittadino onorario di Sansepolcro. Piccini ricorda tra l’altro la concessione della cittadinanza onoraria biturgense al poeta, risalente al 2002, e riporta la poesia, allora inedita, che il poeta lesse all’interno del Museo Civico, dedicata alla Resurrezione di Piero della Francesca.
Nella sua monografia, Piccini esamina la produzione poetica di Luzi e nella sua ricostruzione critica mette in luce le diverse stagioni della poesia luziana: da quella ermetica della giovinezza al libro più "impuro" e impegnato nel confronto con la realtà fino ai poemi di "Su fondamenti invisibili" (1971), per arrivare all’ultima produzione del poeta, ampia e generosa, caratterizzata da una pronuncia alta e insieme umile, che coglie il mondo nel suo germinare e nascere continuo, sotto specie creaturale. Piccini mette poi in luce la saggistica e il teatro di Luzi, come campi complementari a quello della poesia.
Il libro è il frutto di una lunga fedeltà dello studioso e poeta biturgense a Luzi, sorta di suo ideale maestro. Nelle scorse settimane si sono occupati dell’opera di Piccini giornali nazionali come "Il Corriere della Sera", "Il manifesto" e "Avvenire", oltre che la rubrica del Tg1 "Persone".