
di Marco Corsi
Intitolare una delle 15 curve dell’autodromo internazionale del Mugello al campione automobilistico Gastone Brilli Peri, che ci ha gareggiato più di una volta, quando ancora era un circuito stradale. La proposta, clamorosa, è stata lanciata venerdì sera da Leonardo Paterniti, socio dell’associazione Memoria Rossoblù e uno dei fautori del restauro del busto del Brilli Peri da riportare poi allo stadio. L’avvocato montevarchino da molti anni si dedica alla valorizzazione di una figura di spicco del mondo sportivo locale, cui sono legati non solo lo stadio, ma anche il crossdromo di Miravalle. "Il nostro Gastone, nel corso della sua carriera, si è cimentato più di una volta al Mugello – ha spiegato – Due delle attuali curve del circuito di Scarperia sono legati a personaggi di spicco del mondo automobilistico, Emilio Materassi, pilota mugellano morto il 9 settembre 1928 al Gran Premio di Monza mentre tentava un sorpasso e Clemente Biondetti, pilota che detiene il record assoluto di vittorie alle Mille Miglia. Perché non intitolarne una anche a Brilli Peri?". L’idea è arrivata nel corso della presentazione del libro sui 120 anni dell’Aquila Montevarchi, che si è svolta in Palazzo del Podestà, e ha suscitato consensi unanimi. Il "Conte" Gastone è stato un vero e proprio asso del volante. Nato a Firenze, la famiglia era originaria di Montevarchi e lui ha sempre amato la città valdarnese, dove ha abitato a lungo. Disputò la prima gara nel 1907, quando aveva solo 14 anni. Il 10 giugno 1923 vinse anche al circuito del Mugello a bordo di una Stevr Vi Klausen Sport. Due anni dopo sarà campione del mondo con l’Alfa Romeo al Gran Premio d’Italia. Poi altri successi straordinari, fino alla morte, avvenuta in Libia, a Tripoli, il 22 marzo 1930 a causa di un incidente stradale. "Brilli Peri è stato un personaggio straordinario del mondo automobilistico – ha detto ancora Paterniti – Questa proposta, quindi, ha una sua logica. Scriveremo innanzitutto una lettera alla Ferrari, cui fa capo l’autodromo di Scarperia e chiederemo anche alla nostra amministrazione comunale di farsi portavoce di questa richiesta coinvolgendo il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Poi dovremo contattare anche l’Automobile Club, legato a doppio filo agli eventi che si tengono al Mugello".
Nel frattempo una copia del busto del Conte Brilli Peri tornerà presto nel suo "tempio" originario, lo stadio, grazie ad un’’iniziativa promossa proprio dall’avvocato Paterniti e dall’associazione "Memoria Rossoblù". Dopo la sua morte, la famiglia del campione commissionò allo scultore montevarchino Pietro Guerri, un busto in bronzo che lo ricordasse a imperitura memoria, da collocare nella villa dei Brilli Peri a Montevarchi in via Soldani, poi donata alle suore Calasanziane. Dopo diversi anni fu costruito il nuovo stadio di calcio, quello attuale, che fu intestato al campione iridato e il busto fu trasferito inizialmente sotto la tribuna centrale e successivamente su una colonna di pietra vicino alle biglietterie.
A seguito dell’incuria e dei segni del tempo, nel 2006 su iniziativa del Panathlon Club Valdarno, il bronzo fu restaurato dallo scultore Renzo Brandi e collocato definitivamente al Museo del Cassero per la Scultura, dove attualmente è ammirato dai visitatori. Oggi, interpretando un sentimento popolare, si è deciso di riportarne una copia del nella sua sede naturale, ovvero lo stadio a lui intitolato, e per questo è stata organizzata una raccolta fondi per sostenere il costo per la riproduzione del busto e per il suo collocamento.