Gunther, non dica di essere insoddisfatto... "Sì, invece: poca gente, una delusione". Ma Gunther Tarneller, uno dei tre soci del mercatino tirolese, esce rapidamente dalla gag, a scanso di equivoci. "Altro che soddisfatti: è stato un delirio, mai vista tanta gente" Una ripresa piena? "Sicuramente sì: e tutto in un bel clima, davvero di festa" Ma alle presenze corrisponde anche un aumento di affari? "Abbiamo raggiunto lo stesso risultato con una settimana in meno: e questo dà l’idea" E per l’anno prossimo? "Noi ci siamo, non c’è dubbio" Anche perché avete un accordo firmato fino al Natale del 2024.. "Esatto" E dopo? "Per noi non ci sono problemi: pronti a prolungarlo e spero che anche il Comune e la Fondazione siano sulla stessa linea" La baita però non torna.. "No, a questo punto credo di no: facciamo con quelle piccole" Magari una terza? "Sarebbe una buona cosa, ne parleremo nei prossimi mesi" La richiesta è che voi allunghiate i giorni di apertura, almeno al giovedì.. "E’ una strada praticabile: nei primi anni dal lunedì in poi c’era il deserto, ora tutto è cambiato" E quindi? "Sul giovedì credo sia del tutto fattibile. Se poi la richiesta è in particolare su dicembre è ancora più facile" Qual è il segreto di questo successo? "Ormai Arezzo è una vera città del Natale, ha un suo posto a livello nazionale" E i mercatini sono ripartiti tutti.. "Sì, malgrado la crisi un paio di pantofole alla nonna o un oggettino lo comprano tutti" Ma in questi anni avete avuto modo di visitare Arezzo? "Certo, bellissima: e abbiamo assaggiato i piatti migliori" Uno scambio di sapori? "Proprio così" Alpi