
Uscita anticipata per le scuole superiori: il Prato animato dagli studenti. Il racconto dei ragazzi: "Una mattina indimenticabile, sarà un ricordo".
di Serena ConvertinoAREZZOLa ricordiamo un po’ tutti. L’atmosfera degli ultimi giorni di scuola è di attesa e fermento. La nostalgia per una fine e l’emozione per un inizio. Per i ragazzi che ieri si sono trovati da ogni parte del centro e della periferia in parchi e giardini a festeggiare l’ultimo giorno di scuola, quello di oggi è un giorno nuovo. Per molti è l’inizio dell’estate, per altri è l’inizio della vita adulta. O quasi.
Gli esami di maturità sono alle porte, e con loro, l’iscrizione all’università o l’invio dei primi curriculum.
Nel frattempo, Nello e Anastasia, della classe 5A del Liceo Francesco Petrarca (nella foto) raccontano un ultimo giorno di scuola emozionante. "Ci siamo trovati tutti insieme nel cortile della succursale. Dalle prime alle quinte, accompagnate dai professori. Abbiamo cantato e festeggiato, ci siamo salutati, insomma". Qualche rinfresco, un po’ di musica e uno striscione per strappare un sorriso anche ai più malinconici: “La maturità non potrà andare peggio della finale dell’Inter“.
Tra loro c’è chi studierà lingue, chi biologia, medicina, legge o economia. Chi è preoccupato per i test di ingresso e chi deve ancora decidere il da farsi. Ma si parla di settembre. Per adesso, si resta concentrati sull’obiettivo della maturità.
"La seconda prova di latino non ci fa poi così paura, poteva andare peggio con greco- spiega Nello-. Siamo un po’ più tesi per l’orale". Una paura che si stempera col sorriso.
Anche per Giulia, che da una quinta del Liceo Francesco Redi racconta di una mattinata senza pensieri. L’ultima delle tantissime passate tra i banchi, la si è passata infatti tra striscioni, cori e anche qualche fumogeno al momento dell’uscita.
Uscita anticipata per molti degli istituti cittadini. Tra le 10 e le 11 la maggior parte delle scuole superiori ha fatto suonare l’ultima campanella. Uno strappo alla regola che ha aperto le danze per la grande “scalata“ verso il Prato.
Dai più piccoli ai più grandi, gli studenti dagli istituti del centro storico e non solo si sono infatti radunati nel parco più in alto della città che, come da tradizione, ha ospitato i gavettoni di fine anno.
Bottiglie grandi e piccole, pistole ad acqua e anche qualche secchio sono gli strumenti di una festa che ogni anno apre l’estate e chiude la stagione scolastica.