GIORGIO GRASSI
Cronaca

Uffizi, lo stufato è servito Domenica apre Santa Lucia

Dopo due anni di stop per il Covid si celebra la tradizionale ricorrenza . Una gara per preparare la pietanza migliore che coinvolge l’intera città

di Giorgio Grassi

La prima e più grande tradizione della storia della città del Marzocco, torna, dopo uno stop di due anni per la pandemia, torna a richiamare i sangiovannesi per celebrare la ricorrenza dell’evento miracoloso del latte, che la Madonna fece a Monna Tancia. Inziano, infatti, domenica 22 gennaio le cerimonie degli Uffizi 2023, la cui origine risale a 544 anni. Il fatto prodigioso accadde durante la peste del 1479. Il morbo decimò gli abitanti di San Giovanni. Un bambino di tre mesi, Lorenzo, restò solo con la nonna Monna Tancia. L’anziana donna non trovando niente per il piccolo che piangeva, si raccomandò alla Madonna. All’improvviso il fanciulletto iniziò a succhiare il latte dal seno della nonna. Tutti gridarono al miracolo. Tanti pellegrini arrivarono a San Giovanni, ed occorreva cibo per sfamarli. Iniziarono così nei Saloni della Basilica di Maria SS. delle Grazie, posti di ristoro, cui in seguito venne dato il nome di Uffizi, che nel tempo hanno assunto varie denominazioni, fino ad essere ben otto. Oggi sono cinque: Santa Lucia, Sant’Antonio, due dell’Industria e Vicariato, il quinto Delle Donne. Domenica 22 gennaio si inizia con quello di Santa Lucia, il 29 di Sant’Antonio,il 5 e 12 febbraio i due dell’Industria e Vicariato, la chiusura con quello Delle Donne del 19 febbraio. C’è una grossa novità fra gli stufatari, e riguarda l’Uffizio di Sant’ Antonio, che la dinastia degli Arnetoli ha gestito per diversi secoli, ed ora ha lasciato, e sarà la Parrocchia della Basilica a continuarlo.

Gli organizzatori e gestori sono denominati Camerlenghi (Dino Nardi, i cuochi della Parrocchia, Ennio Massini, Mirella Chimentelli ed altri), tutti espertissimi maestri dell’arte culinaria nell’allestire il famoso piatto piccante dello stufato alla Sangiovannese, che oggi è apprezzato anche all’estero.Tanto è vero che al pranzo nei saloni ci sono quasi sempre 400 ed anche di più commensali, con anche extraregionali e stranieri. Nel corso dei cinque Uffizi vengono cucinati oltre una tonnellata di carne per lo stufato, quasi 400 chili di carne per il bollito, 700 polli cucinati lessi o arrosto, e tracannati oltre 250 litri di vino. Gli stufatari iniziano il sabato a preparare lo stufato. Nei cinque Uffizi solitamente i commensali che si abbuffano sono oltre 2000. Le celebrazioni iniziano la mattina con le sfilate del Carroccio (fu restaurato dal pittore Renato Bittoni) con bambini che lanciano stelle filanti e coriandoli, preceduto dalla Banda del Concerto Comunale, alle 11 la Messa nella Basilica con la donazione delle offerte all’immagine della Madonna. Segue lo spettacolo degli sbandieratori dei Borghi e Sestrieri di Figline Valdarno, ed alle 13 la grande abbuffata per i circa 400 persone nei banchetti dei Saloni.