"Mi ha eiaculato sulla caviglia, così gli ho mollato un schiaffo". E sarebbe almeno il terzo episodio che vedrebbe sempre il solito individuo come protagonista. Si tratta di un 35enne di Foiano della Chiana.
Un molestatore seriale, o meglio presunto, visto che - per ora - un primo processo che lo ha visto imputato si è risolto con un’assoluzione mentre gli altri due episodi aspettano ancora una sentenza: anzi, per uno dei due stanno ancora andando avanti le indagini. Intanto una testimonianza è arrivata al tribunale di Arezzo proprio martedì scorso.
Una giornalista olandese ha raccontato in aula, davanti al giudice Antonio Dami e al Pubblico Ministero Bernardo Albergotti, cosa le era successo nell’estate del 2019. La donna stava salendo le scale mobili di Cortona, che dal parcheggio dello spirito Santo, portano fino a Piazza Garibaldi: nel cuore della città etrusca.
Avrebbe iniziato la sua passeggiata dopo qualche scalino se da un momento all’altro non si fosse accorta di quanto era appena successo: un uomo le aveva appena eiaculato sulla caviglia, proprio mentre lei era in compagnia della bambina. Sbigottita, attonita e su tutte le furie la donna ha schiaffeggiato l’uomo che poi ha denunciato alle forze dell’ordine. Sono stati poi i carabinieri della compagnia di Cortona a identificare l’uomo che adesso dovrà chiarire la sua posizione in tribunale, il prossimo 2 febbraio quando è prevista la discussione e probabilmente la sentenza. Intanto tre giorni fa la donna ha raccontato la sua versione: racconto che la difesa, portata avanti dall’avvocato cortonese Gabriele Zampagni, smentisce in toto. Non erano presenti altri testimoni che possano aiutare a ricostruire quanto successo. Quel che è certo è che l’imputato era già stato al centro di altri casi simili.
Per una prima vicenda era stato assolto; mentre per una seconda era stato chiamato in causa da una ragazza che lo scorso ottobre si sarebbe ritrovata i suoi capelli sporchi di sperma mentre viaggiava sul treno regionale in direzione Arezzo, da Castiglion Fiorentino. La giovane aveva raccontato, prima al capotreno, poi alla Polfer e infine in Questura, che un uomo, nel vagone con lei, seduto alle sue spalle stava emettendo gemiti e quando si è girata ha visto l’uomo masturbarsi. L’uomo è stato poi individuato dalle forze di polizia: le indagini proseguono per ricostruire quanto successo.