REDAZIONE AREZZO

Tre incidenti al giorno. Oltre 1200 feriti e record di morti. I peggiori della Toscana

I dati Istat riferiti al 2022 rivelano un innalzamento degli incidenti con vittime, anche rispetto al periodo pre-Covid. E il 2023 non va meglio.

Tre incidenti al giorno. Oltre 1200 feriti e record di morti. I peggiori della Toscana

Non sono numeri. Sono tragedie, lacrime, drammi per intere famiglie, che prese nel loro complesso dicono anche un’altra cosa, netta e inequivocabile: quella sulle strade è un’emergenza. È nell’Aretino il tasso più alto di incidenti mortali. Dopo la tregua della parentesi Covid, nel 2022 sono tornati a salire i morti sulle strade nella nostra provincia. Lo scorso anno sono stati 30 gli scontri mortali mentre nel 2021 si erano fermati a 20, contro i 16 del 2020 e i 19 del 2019, quando il traffico su gomma era stato ridimensionato dal lockdown. Ma anche prima dell’emergenza pandemica i numeri non avevano mai avuto questa portata: erano stati 22 nel 2018. Un’impennata, sia rispetto all’anno scorso che dall’era pre covid, del +50% con quasi la metà delle vittime che hanno perso la vita nel periodo estivo.

È infatti in questi mesi che il carico sulle strade aumenta la sua portata anche con il moltiplicarsi di chi viaggia su due ruote: e si sà, i centauri sono tra i viaggiatori su asfalto più vulnerabili.

È questo il quadro fornito dall’Istat che nei giorni scorsi ha pubblicato il suo report annuale. Nel dettaglio nel 2022, ci sono stati 963 incidenti, quasi tre al giorno per un totale di 1296 feriti complessivi, circa quattro al giorno. Se il numero degli incidenti stradali ogni 100mila abitanti è il dato più basso della regione diversa è invece la situazione per il tasso di vittime su abitanti che è il più alto della Regione: nella provincia di Arezzo in media gli incidenti mortali sono 9 ogni 100mila abitanti mentre in Toscana il dato si ferma a 6. Per ora le cose nel 2023 non vanno meglio. Nei primi 10 mesi dell’anno le vittime su strada sono state già 19. I numeri sono ancora provvisori ma il trend che ne viene fuori sembra non cambiare colore: sempre le stesse sono le strade più pericolose.

Maglia nera ancora per la Sr71, soprattutto nel tratto chianino, a cui va ancora il primato per la sua pericolosità. Non è un caso che la Prefettura abbia dato l’ok per l’installazione di un autovelox proprio dove morì Federica Canneti lo scorso ottobre, all’altezza di Vitiano lungo la strada regionale 71. Le cause? Difficile non citare il carico di veicoli a cui è sottoposta l’arteria che mette in collegamento la provincia, da Terontola al Casentino.

Luca Amodio