Arezzo, 90 maggio 2022 - Grande partecipazione, ed esauriti tutti i posti disponibili, alla cena di beneficenza che si è tenuta a Casa Thevenin, a favore dell’Istituto, organizzata dalla sezione aretina dell’Ordine di Malta. Lucia Tanti, Vicesindaco di Arezzo, ha dichiarato: «Sempre più spesso la Fondazione Thevenin, accanto alla sua vocazione originaria, offre alla Città momenti di riflessione culturale e di scambio di idee. Ringrazio Sandro Sarri e il Prof Farnetani per averci regalato una serata di incontro e di saperi nel solco di una tradizione e di una esperienza straordinaria come quella dell'Ordine di Malta ancora oggi attivo e presente a fianco delle persone e della Città». Il menù della cena è stato realizzato con i cibi usati a Malta per gli ospiti della Sacra Infermeria dei Cavalieri, una prima assoluta perché è frutto di un’importante ricerca di storia della medicina realizzata da Italo Farnetani, Professore universitario, e Cavaliere dell’ Ordine di Malta. Il Professor Farnetani che prima dell’inizio della cena ha tenuto una conferenza, afferma: «La qualità del cibo distribuito negli ospedali giovanniti (l’attuale Ordine di Malta) era nutrizionalmente appropriato e garantiva la sicurezza alimentare. Già dal 1172, quando i Cavalieri erano ancora a Gerusalemme, era prescritto il pane bianco, il migliore, e la raccomandazione era importante perché dopo l’anno mille, con l’aumento della popolazione, si era avuto un incremento della produzione di cereali a scapito della qualità. A Rodi, ove i Cavalieri sbarcarono nel 1307, la pietanza quotidiana, oltre alla minestra, era la carne, ed era un privilegio perché la maggioranza della popolazione l’assumeva una o due volta l’anno. Trasferiti nel 1530 a Malta, nello Statuto del 1603 si prescrive un’alimentazione a base «di polli, galline, pane e vino». Questa direttiva è molto importante perché dimostra la cura nella scelta dei cibi, infatti le carni bianche, erano ...
© Riproduzione riservata