MARCO CORSI
Cronaca

Cambia il test di medicina, l’appello di una studentessa: "Non danneggi chi lo ha superato"

Arezzo, Lucrezia Maddaluni frequenta la classe quinta dei licei Giovanni da San Giovanni. Lo scorso anno come previsto dalla norma si è cimentata nella prova di ammissione

Lucrezia Maddaluni

Lucrezia Maddaluni

San Giovanni (Arezzo), 9 gennaio 2024 – “Le modifiche ai test di ingresso di medicina di cui si parla in questi giorni, dovute a una enormità di ricorsi, non hanno al momento previsto una tutela per chi, come me, dalla quarta superiore ha già superato l’esame". E’ un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato in una lettera aperta da Lucrezia Maddaluni. Frequenta la classe quinta dei licei Giovanni da San Giovanni e lo scorso anno si è cimentata nel test di ammissione per la facoltà di Medicina, che per la prima volta è stato aperto anche a chi frequenta il penultimo anno delle superiori. Un impegno di non poco conto per la ragazza, che ha ricordato di essersi preparata con il solo aiuto di alcune lezioni organizzate dal suo liceo e senza poter frequentare i costosi corsi privati di preparazione al test. Una preparazione, la sua, durata un anno e assai complessa. "Eppure, partecipando ad entrambe le sezioni di test consentite – ha sottolineato - sono riuscita, in particolare alla seconda occasione, a ottenere un punteggio finale molto lusinghiero: 68.38 punti. Dovrebbe consentirmi di accedere a qualunque facoltà in Italia, ma al contrario degli studenti di quinta, che hanno potuto subito registrarlo, come studente di quarta ho potuto solo "metterlo in cassaforte" in attesa di poter quest’anno inserirlo nella graduatoria".

Si è poi arrivati ai giorni d’oggi, con le previste modifiche ai test di ingresso di Medicina per questo anno, dovute a una enormità di ricorsi. Una decisione che ha preso la Ministra Bernini, che ha annunciato cambiamenti. "E’ evidente che le regole ad oggi non hanno funzionato – ha detto l’esponente di Governo - Puntiamo a un meccanismo più equo che premi merito e conoscenze. I quesiti dei prossimi test saranno ‘pescati’ da una banca dati che ho voluto fortemente aperta e pubblica, al contrario di oggi. Un’operazione che richiede un piccolo margine di tempo aggiuntivo per organizzare le prove". Il timore di Lucrezia è che il nuovo sistema non tuteli chi, come lei, dalla quarta superiore ha già superato l’esame. "Faccio dunque un appello pubblico, che nelle nuove regole sia previsto il riconoscimento della valutazione già ottenuta da chi ha già sostenuto l’esame – ha detto la studentessa - non si può infatti cambiare in corsa le regole del gioco, non si può sanare alcuni contenziosi creandone altri".

La ragazza si è detta tra l’altro favorevole al superamento del numero chiuso all’accesso universitario. "Però non si può continuare a improvvisare e fare giochi di prestigio su una materia così delicata; servono aule, servono professori, serve un accesso universale e economicamente sostenibile al mondo universitario, oggi proibito dal costo delle tasse, dei libri e degli alloggi per studenti. E soprattutto – ha proseguito - sarebbe opportuno che una tale attenzione mediatica e politica fosse spostata in buona parte sullo stato decadente del sistema sanitario pubblico, schiacciato dalla carenza di investimenti e dalla tendenza a delegare sempre più servizi al sistema privato, così che chi ha i soldi può curarsi mentre tutti gli altri restano stretti nel giogo delle liste di attesa. Oggi scrivo per far valere i diritti di chi ha superato l’esame, per le altre battaglie in difesa della sanità pubblica ci siamo e ci saremo".